image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
% Black Friday
%
Accedi a Xenforo
Immagine di AMD Ryzen AI 470, spuntano le prime presunte specifiche AMD Ryzen AI 470, spuntano le prime presunte specifiche...
Immagine di Black Friday: 4 notebook super economici, e il top della lista è appena 405€ Black Friday: 4 notebook super economici, e il top della lis...

Laurea? Il pezzo di carta entra nella blockchain!

Usando la tecnologia blockchain è possibile emettere documenti digitali certificati e assicurarsi che non siano manipolabili né falsificabili. Alcune università hanno avviato la sperimentazione, come per esempio il Massachusetts Institute of Technology.

Advertisement

Avatar di Andrey Vedishchev

a cura di Andrey Vedishchev

Pubblicato il 03/11/2017 alle 18:19
Avatar di Andrey Vedishchev

a cura di Andrey Vedishchev

Pubblicato il 03/11/2017 alle 18:19
Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più

Il digitale permea ormai le nostre vite in maniera orizzontale: è praticamente ovunque. Alcuni ambiti sono rimasti però neutri a questa piccola rivoluzione materializzatasi nel corso degli ultimi vent'anni. Tra i casi più notevoli ci sono sicuramente le elezioni - alla quale dedicheremo presto un articolo - ed il rilascio di certificazioni da parte di istituzioni come le università. Due contesti dove sarebbe stato lecito aspettarsi una transizione più rapida al digitale, che permette di tagliare molto i costi.

Il motivo è presto detto: sia il voto che i titoli accademici sono ritenuti di cruciale importanza nella società contemporanea, pertanto è fondamentale che non vengano manipolati per alcuna ragione. Si tratta, in altre parole, di documenti per i quali si vuole garantire la massima sicurezza possibile, assicurarsi che le possibilità di falsificazione o alterazione siano al minimo.

mit6[1]
Il campus del MIT

Quando si digitalizza un documento lo si trasforma in un file, e come sappiamo la sicurezza è tutt'altro che garantita. In linea generale, ci sono casi in cui la buona e vecchia carta si ritiene ancora preferibile. Il recente tentativo di voto digitale in Lombardia è un buon esempio di come i sistemi non siano ancora pronti. Basta infatti un singolo punto debole, diciamo un server, per compromettere un intero sistema.

Presto però molto potrebbe cambiare su entrambi i fronti. Il Massachusetts Institute of Technology (MIT), ateneo americano saldamente fra le prime tre posizioni in pressoché qualunque graduatoria di qualsiasi disciplina dello scibile umano, rilascia lauree dal lontano 1868. E lo ha fatto sempre allo stesso modo: distribuendo agli studenti il "pezzo di carta", come ormai è di uso comune chiamarlo.

Leggi anche Cos'è Blockchain, oltre le criptovalute

Smarrirlo o distruggerlo non è un problema, perché si può comunque farne emettere uno nuovo. Ma se l'istituzione emittente dovesse sparire? È proprio alla risoluzione di questo problema che si è pensato quando l'estate scorsa si è concesso a 85 laureati in Finanza e a 26 laureati in Arti dei Media di ricevere il proprio titolo non solo nel formato tradizionale, ma anche in copia sulla Blockchain.

graduation 0[1]

Alcuni di voi avranno letto gli altri articoli del sabato, e magari si staranno chiedendo "Ok, ma quale Blockchain?". Quella di Bitcoin. Ed il motivo ce lo chiarisce Chris Jagers, CEO di Learning Machine - l'azienda partecipata dal MIT stesso che ha contribuito alla realizzazione del progetto -, che parla così: "Crediamo che Bitcoin sia ancora la scelta migliore per registrare atti ufficiali che debbano durare per l'arco di una vita e funzionare ovunque nel mondo".

A questo punto è opportuno ricordare un dettaglio: la blockchain di Bitcoin (ma anche altre) non serve esclusivamente per trasferire monete virtuali. Si può usare anche per trasferire informazioni "parallele" sfruttandone i protocolli di sicurezza. In un certo senso, la blockchain "dà un passaggio" al dato aggiuntivo - qualcosa di concettualmente simili agli smart contract di cui abbiamo parlato a proposito di Ethereum.

Leggi anche Blockchain e cibo, la tecnologia di Bitcoin te la mangi

Ogni laureato MIT nel progetto poteva scaricare un'app che avrebbe immediatamente generato una coppia di chiavi, una privata ed una pubblica - un meccanismo di cui abbiamo già parlato. Quella pubblica sarebbe stata inviata al MIT stesso che avrebbe istantaneamente generato un hash a partire dalle informazioni sulla laurea e sull'intestatario di questa, e l'hash sarebbe stato aggiunto alla Blockchain. Su questa dunque non viene iscritto altro se non un hash, di per sé senza significato, a cui è associato un timestamp. Ciò garantisce la massima privacy nonostante si usi uno strumento di pubblico dominio come appunto la Blockchain del Bitcoin.

A questo punto la laurea è scritta nella blockchain, un'informazione inalterabile e certificata. Se il MIT dovesse scomparire da un giorno all'altro o ci fosse una qualche catastrofe, lo studente potrà comunque dimostrare di avere il titolo. Anche se sarebbe improprio parlare di "pezzo di carta", naturalmente.

AAEAAQAAAAAAAActAAAAJDMxMDhiOTU0LTVmZDctNDVkMy1hNTk2LTg3NTYyMDE3MjFiNw[1]

Ci sono anche altri vantaggi: al termine del processo lo studente riceve una copia digitale del proprio diploma di laurea in formato JSON (Javascript Object Notation) ed un URL dove trovarlo.

Leggi anche Investimenti in criptovalute: come iniziare

Qualora lo studente voglia dimostrare al proprio potenziale datore di lavoro di aver davvero conseguito un Master può consegnargli il JSON o l'URL, verificabile tramite questo portale che restituisce in output immediatamente l'informazione sulla legittimità del titolo. Tutto questo senza scomodare l'ufficio amministrativo dell'università né alcun altro intermediario, istantaneamente, da qualunque parte del mondo, e senza costo alcuno. Con la certezza - perché parliamo di blockchain - che il certificato non può essere falsificato né alterato.

Benvenuti nel futuro, insomma. 

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca cerchi

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione

Advertisement

Ti potrebbe interessare anche

Black Friday: 4 notebook super economici, e il top della lista è appena 405€

Hardware

Black Friday: 4 notebook super economici, e il top della lista è appena 405€

Di Dario De Vita • 1 giorno fa
AMD Ryzen AI 470, spuntano le prime presunte specifiche
6

Hardware

AMD Ryzen AI 470, spuntano le prime presunte specifiche

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
Black Friday 2025: Windows 11 a 12€ e Office 2021 a soli 29€

Sponsorizzato

Black Friday 2025: Windows 11 a 12€ e Office 2021 a soli 29€

Di Giulio Saro • 1 giorno fa
Noctua NH-D15 G2 Chromax: il re del cooling ora è nero
4

Hardware

Noctua NH-D15 G2 Chromax: il re del cooling ora è nero

Di Antonello Buzzi • 1 giorno fa
Bondtech rivoluziona la Prusa CORE One: ora stampa 8 materiali

Hardware

Bondtech rivoluziona la Prusa CORE One: ora stampa 8 materiali

Di Marco Pedrani • 1 giorno fa

Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.