Nuove misure, nuova metodica

la sensibilità ambientale e il costo dell'energia sono in crescita, e i consumatori cominciano ad essere più attenti ai consumi domestici. È lecito domandarsi quanto consumi il televisore e i monitor per PC che, messi insieme, possono stare accesi anche per più di 10 ore al giorno. Ecco la verità sui consumi del vostro televisore.

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a cura di Tom's Hardware

Nuove misure, nuova metodica

Nei nostri articoli abbiamo sempre cercato di inserire, oltre che consigli e opinioni personali, anche una serie di dati oggettivi sui monitor e sui televisori che passano periodicamente dai nostri laboratori, misurando la temperatura di colore, lo spazio colorimetrico, l'uniformità del pannello, la luminosità, la profondità del nero, il contrasto, i tempi di latenza ed eventuali passaggi estremi. Nel corso degli anni, questa rigorosa metodica ci ha permesso di costruire un enorme database che contiene i dati relativi a moltissimi monitor e televisori LCD disponibili sul mercato. Con lo stesso rigore, abbiamo messo a punto una metodica che permetta di misurare i consumi. Non sappiamo ancora se questa misurazione farà parte della suite di valutazioni standard, ma crediamo che sia un aspetto tanto importante quanto gli altri.

Nuovi strumenti

Il wattometro è uno strumento che indica la potenza, espressa in watt (W), assorbita istante per istante da un apparecchio. Il consumo di energia può essere indicato o in wattora (W/h), o anche in euro, così da avere anche un'idea di quanto incide quel determinato apparecchio sulla bolletta. Ad esempio, se si guarda un film che dura 2 ore su un monitor che ha fatto registrare un consumo costante di 100 W, abbiamo consumato 200 W/h per la visione di quel film. Misurando quindi la potenza istantanea con il wattometro, quindi, è possibile ricavare il consumo di energia necessario a svolgere una determinata attività per un determinato periodo di tempo.

Esistono in commercio diversi tipi di wattometro. I più economici hanno prezzi a partire da 30 euro, ma si tratta di modelli di scarsa precisione e che vanno bene solo per delle misure grossolane. Questa scarsa precisione è incompatibile con la misura del consumo in stand-by, perché porterebbe a dei grossi errori percentuali. Per questi motivi, abbiamo scelto un wattometro consigliato dall'IES.

Il wattometro in questione permette di effettuare tutte le misure necessarie con il massimo della sicurezza su qualsiasi apparecchio, indicando la tensione di alimentazione, la corrente, la potenza assorbita, etc. Il margine d'errore di questo strumento è pari a 0,1 watt , contro gli 0,5 watt dei modelli più economici. Parliamo di due strumenti molto diversi, venduti a prezzi altrettanto diversi, ma una precisione di 0,1 W è indispensabile per fare delle misure in stand-by che abbiano un senso.