Bug Intel: Pentium e Pentium III

Ognuno di noi ha uno o più processori nel cuore. Allo stesso tempo però ci sono modelli o intere serie di AMD e Intel che non avremmo mai voluto vedere. Ecco una lista.

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a cura di Manolo De Agostini

Le ciambelle escono con il buco e i processori hanno i bug. Ci sono però bug innocui, risolti revisione dopo revisione, e bug più seri. Intel lo sa bene perché per almeno due volte - ma in realtà di più (qui un esempio), solo che si tratta dei casi più mediatici - ha sfornato CPU con dei bug che poi è stata costretta a richiamare.

Il primo Pentium, almeno fino ai modelli a 100 MHz, soffriva del cosiddetto "Pentium FDIV bug", un problema legato alla FPU (unità di calcolo in virgola mobile). Il professor Thomas Nicely del Lynchburg College scoprì che il bug portava i processori a compiere un errore in alcune operazioni di divisione.

"La scoperta avvenne nell'estate del 1994, quando il professore, intento nella sua opera di ricerca, tentò di calcolare il risultato di una particolare espressione matematica (la costante di Brun); il risultato ottenuto era ben lontano da quanto si era prospettato teoricamente, anche considerando possibili errori di arrotondamento. Allora Nicely provò ad effettuare il calcolo su una macchina che montava il più vecchio processore 486, notando con immenso stupore che quest'ultimo risultato appariva corretto", si legge su Wikipedia.

"Moltissimi utenti, venuti a conoscenza del problema, fecero pressioni sulla Intel affinché sostituisse tutti i processori difettosi, ma dall'altra parte Intel propose inizialmente la sostituzione del processore solo per coloro i quali avessero dimostrato di avere necessità, nel proprio lavoro, di effettuare calcoli molto precisi (difatti un utente normale non avrebbe mai notato il difetto del processore). Alla fine Intel dovette cedere e fu costretta a sostituire tutti i chip incriminati con i nuovi affrontando una spesa di circa 475 milioni di dollari".

Per quanto riguarda il Pentium III, ci riferiamo al modello da 1,13 GHz, ritirato dal mercato dopo che Tom's Hardware e HardOCP riscontrarono un evidente problema che impediva non solo di concludere i test in vista della classica recensione, ma anche di assicurare la necessaria stabilità a tutti i consumatori. Intel sulle prime negò, poi dopo un po' di tempo confermò l'instabilità del processore e lo ritirò dal mercato.