Le CPU x86 a 64 bit festeggiano 10 anni, ora tocca ad ARM

AMD fu la prima a introdurre il supporto ai 64 bit nei microprocessori x86. Da allora sono passati dieci anni e tanto è cambiato, ma ancora oggi si parla di 64 bit, per tante ragioni.

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a cura di Manolo De Agostini

I processori x86-64 compiono 10 anni. È passato infatti un decennio da quel 22 aprile 2003 che segnò il debutto dei microprocessori AMD Opteron basati su architettura K8 (core SledgeHammer) e compatibili con le istruzioni a 64 bit. Una grande novità per quel periodo storico, e oggi una caratteristica essenziale di ogni CPU x86.

L'arrivo dei 64 bit fu salutato da tutti come un grande beneficio, perché le CPU a 32 bit di allora potevano indirizzare memoria fino a 4 GB, mentre con il nuovo supporto veniva rimosso questo paletto - e sappiamo quanto sia importante la RAM in ambito server e non. In alcuni carichi di lavoro particolari si notavano inoltre maggiori prestazioni, anche per via del maggior numero di registri.

I 64 bit sui chip AMD non arrivarono come una soluzione di rottura con il passato, bensì come un'estensione (AMD64) al set di istruzioni x86, assicurando totale compatibilità con i programmi a 32 bit. Alcuni mesi più tardi, il 23 settembre, AMD presentò la gamma di CPU desktop Athlon 64, dando il via al completo assalto dei 64 bit ai 32 bit.

L'inizio non fu dei migliori, perché la versione di Windows XP a 64 bit arrivò solo due anni più tardi e gran parte dei produttori di hardware non fornivano driver adatti per i propri componenti e periferiche. Ancora oggi non possiamo dire di vivere in un mondo a 64 bit.

La stessa Microsoft distribuisce ancora oggi versioni di Windows a 32 bit e non tutti i software sono a 64 bit. La situazione va comunque via via migliorando ed è lecito pensare che in pochi anni dei 32 bit non rimarrà che un ricordo, almeno per quanto riguarda l'ambito x86.

Sembra strano, ma i 64 bit sono un tema importante ancora oggi, ma in questo caso per le architetture progettate da ARM, azienda che partendo dai chip di smartphone e tablet punta a conquistarsi una fetta del mercato server. Il progettista inglese ha infatti in cantiere ARMv8, il suo primo set di istruzioni con supporto ai 64 bit, cuore dei design Cortex-A53 e A57.