Le future GPU Nvidia potrebbero chiamarsi Rubin, come la famosa astronoma

Nuove indiscrezioni parlano già del nome in codice delle future GPU NVIDIA, che arriveranno nel 2025 per accelerare l'intelligenza artificiale.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Le GPU NVIDIA Blackwell non sono ancora ufficiali, ma il leaker hardware kopite7kimi si è già espresso su ciò che arriverà dopo: il nome in codice dell'architettura successiva a Blackwell potrebbe essere Rubin, in onore della famosa astronoma Vera Rubin, che tra gli anni ’60 e ’70 ha avvalorato l’esistenza della materia oscura con i suoi studi sulla rotazione delle galassie.

Le GPU Rubin sarebbero destinate all'intelligenza artificiale (IA) e all'elaborazione ad alte prestazioni (HPC) e dovrebbero debuttare nel 2025, segno che NVIDIA è convinta a proseguire il suo programma di rilascio accelerato, che prevede una nuova architettura ogni anno. La grande incognita rimane se questa architettura si estenderà alle GPU consumer.

Secondo le indiscrezioni ci saranno due GPU, R100 e GR200. La prima sarà il prodotto più performante, basato sul die più grande e progettato per IA e HPC; la seconda sarà invece una soluzione simile alla GH200 presentata di recente. Inutile dire che è ancora troppo presto per sapere le specifiche, che sono ancora avvolte nel mistero. Ignoto anche il partner che produrrà i chip: non c’è modo di sapere già da ora se NVIDIA opterà per TSMC, Intel o Samsung.

Mentre ci si aspetta che Blackwell alimenti le schede grafiche di fascia alta nel 2024 e nel 2025, c'è scetticismo riguardo l’arrivo dell'architettura Rubin sul mercato consumer; difficilmente NVIDIA rilascerà nuove GPU ogni anno anche nel settore consumer, quindi è probabile che Rubin rimarrà destinata alle soluzioni per server e datacenter.