Le Google Apps da oggi costano 40 euro all'anno per utente

Le Google Apps non sono più gratuite per le aziende con meno di 10 dipendenti: da oggi i nuovi clienti dovranno pagare 40 euro all'anno per ciascun utente. Per gli utenti privati non cambia nulla.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Google ha comunicato tramite il suo blog ufficiale che le Google Apps non saranno più gratuite per le aziende. Fino a ieri la suite cloud per l'ufficio era offerta a costo zero a tutte le realtà professionali con meno di 10 dipendenti, i nuovi clienti invece dovranno pagare 40 dollari all'anno per ciascun utente.

Ricordiamo che le Google Apps comprendono il servizio di storage Google Drive e Google Docs, più una versione ottimizzata di Gmail. Prima d'oggi si potevano registrare fino a 10 caselle di posta elettronica legate allo stesso dominio, con 25 GB di spazio ciascuna.

Google Apps da oggi a pagamento per chi lavora

L'offerta gratuita era servita per attirare le piccole realtà professionali, ma a quanto scrive Google ora si è raggiunta una massa critica tale per cui il colosso di Mountain View non è più in grado di erogare un servizio di qualità allo stesso livello di quello di cui beneficiano i clienti paganti (aziende con più di 10 dipendenti, N.d.R.).

Sundar Pichai, vice presidente di Google e responsabile delle Google Apps, ha spiegato al Wall Street Journal che l'azienda vuole offrire a tutti un supporto clienti dedicato. Pichai non ha mancato di precisare che non verrà invece chiesto nulla ai milioni di utenti privati che oggi sfruttano la versione gratuita e ai vecchi clienti.

Lo scorso anno Google ha incassato circa un miliardo di dollari dalla vendita dei servizi Google Apps ad aziende e pubbliche amministrazioni. Attualmente secondo il quotidiano finanziario le Google Apps sono usate da più di cinque milioni di aziende, la maggior parte delle quali con meno di 10 utenti. Il totale complessivo di clienti, compresi quelli non paganti, supera i 40 milioni.

A quelli nuovi non resta che valutare l'offerta. I provider sia italiani sia stranieri hanno molte offerte in attivo, bisogna valutare se il costo è più o meno conveniente rispetto al nuovo listino Google.