Design
Il Thinkpad X61s misura 268x211x20 mm, e il suo aspetto fa capire subito di che computer si tratta. Le linee sono semplici e definite, ed è chiaro che è stato disegnato pensando alla praticità. Il colore nero domina, spezzato solo dal blu di alcuni tasti, e dal rosso del trackpad. Lo chassis ospita 3 LED, uno per lo stato della batteria, uno per lo standby e uno per la connessione alla rete elettrica. A parte queste cose, l'unica cosa visibile è il logo Thinkpad.
A computer aperto, l'idea di ordine ed efficienza è confermata. Si tratta, però, di un computer piuttosto piccolo, quindi i tasti sono molto ravvicinati, e ad alcuni questo potrebbe non piacere. Lenovo ha voluto sfruttare al massimo lo spazio disponibile: i tasti, per esempio, arrivano ad essere molto vicini alla cornice del monitor. Tra quelli più in alto, ce ne sono tre di colore argentato, per il controllo del volume e del muting. Sempre nella fascia sottostante al monitor, troviamo altre LED di stato.
L'X61s, per quanto riguarda il peso, si presenta molto bene. Compresa la batteria, infatti, arriva a solo 1,24g Kg, solo 100 grammi in più del Sony Vaio G21XP/B. Allo stesso tempo, però, il prodotto Lenovo può offrire un'autonomia maggiore, in particolare la configurazione che abbiamo provato, priva del modulo WLAN. Se al peso aggiungiamo l'alimentatore, si arriva ad 1,598 Kg, più o meno quanto l'HP Compaq 2510p senza alimentatore.
La reputazione della serie Thinkpad crea sempre grandi aspettative, anche per quanto riguarda la qualità costruttive. Il Thinkpad X61s è all'altezza di questa reputazione: le parti assemblate coincidono alla perfezione, e non c'è traccia di scricchiolii e altri rumori strani. La zona per appoggiare il palmo è semplicemente perfetta. Il coperchio soffre, in ogni caso, dei problemi di questo tipo di computer: lo spessore ridotto lo rende poco resistente, e si piega, leggermente, anche con una pressione leggera. Abbiamo notato qualche imperfezione anche nell'angolo superiore destro del display, in corrispondenza di una giuntura.
I cardini del display sono morbidi, e allo stesso tempo molto stabili, quindi il monitor resta sempre nella posizione desiderata. Per far vacillare questo display abbiamo dovuto sottoporlo a movimenti assurdi, impensabili in una situazione reale. C'è una leggera piegatura intorno al pulsante di accensione, situato sotto al display in posizione centrale, ma non influenza minimamente l'esperienza d'uso.