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Logitech G935, la nostra recensione

Le Logitech G935, insieme alle G635, rappresentano la nuova proposta di cuffie da gaming di fascia alta dell’azienda svizzera. Audio 7.1, connettività wireless e prestazioni al top.

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Avatar di Vittorio Pipia

a cura di Vittorio Pipia

@Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 01/03/2019 alle 14:48

In sintesi

Le Logitech G935, insieme alle G635, rappresentano la nuova proposta di cuffie da gaming di fascia alta dell’azienda svizzera. Audio 7.1, connettività wireless e prestazioni al top.

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  • Pro
    • Qualità audio molto buona, ottima gestione del 7.1 sia nei giochi che con i film, microfono di buona qualità, software intuitivo e completo, connettività wireless, ergonomia.
  • Contro
    • Nessun cambiamento dal punto di vista del design, illuminazione RGB non visibile, cuffie piuttosto ingombranti, manca la USB di tipo C.

Il verdetto di Tom's Hardware

Seppur il design sia rimasto identico alle G933 che vanno a sostituire, le G935 portano parecchie migliorie dal punto di vista audio. Sia per quanto riguarda la riproduzione in cuffie, con nuovi driver da 50mm ad alte prestazioni, sia per quanto riguarda il microfono, di buona qualità.

Informazioni sul prodotto

Dopo tre anni, Logitech ha rinnovato le sue cuffie da gaming wireless con audio 7.1. Si chiamano G935 e, insieme alle G635, dotate di cavo, rappresentano la proposta di fascia alta dell’azienda svizzera. Il prezzo è di 194,99 euro (154,99 per la versione cablata) e, nonostante il design sia rimasto pressoché invariato rispetto alle G933 che vanno a sostituire, le principali novità si trovano all'interno.

Nuovi padiglioni in pelle, nuovi driver da 50mm, nuovo microfono con capsula da 6 millimetri. Dopo qualche settimana di utilizzo misto in diversi contesti, nella nostra recensione siamo pronti a dirvi come si comportano. Una cosa è certa, se cercate la migliore esperienza audio wireless con 7.1, non sbaglierete a scegliere, ma ci sono anche tanti altri aspetti da considerare.

Materiali e design

A una prima occhiata le G935 risultano praticamente identiche alle G933 che sostituiscono. Forme e ingombri sono i medesimi, con i padiglioni che ruotano di 90 gradi e l’alternanza di plastiche opache e lucide, che tendono a catturare un po' troppo le impronte.

La parte esterna del padiglione è leggermente diversa rispetto alle G933, ma rimane staccabile. Una volta tolta la placca, all'interno della cuffia sinistra troviamo l’adattatore USB wireless, mentre nella destra si trova la batteria, facilmente sostituibile. Una scelta che apprezziamo in quanto contribuisce a dare maggiore longevità alle cuffie.

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La ricarica avviene tramite una micro-USB sulla cuffia sinistra. Peccato non vedere una USB-C, soprattutto dopo i quasi tre anni di sviluppo che separano queste G935 dalle precedenti G933. Sempre sulla sinistra ci sono poi quattro pulsanti “G” che di default permettono di controllare l’equalizzazione, l’attivazione del 7.1, il controllo dell’illuminazione e quello del microfono, ma che possono essere personalizzati a piacere dall'utente tramite il software G HUB. Infine è presente la ghiera del volume, un po' piccola e difficile da raggiungere, e il tasto di accensione, posto sulla parte alta.

Leggi anche Recensione Turtle Beach Elite Atlas, cuffie gaming perfette per 100 euro

Il microfono è fisso, retrattile e dotato della funzione flip-to-mute, ovvero si attiva e si disattiva semplicemente abbassandolo o alzandolo.

Le cuffie hanno dimensioni di 188 x 195 x 87 mm con un peso di 379 grammi. Non sono dunque molto compatte né estremamente leggere. All'interno della confezione è presente poi il cavo per la ricarica, lungo due metri, e un cavo aux con jack da 3.5mm.

Ergonomia

È importante parlare di ergonomia, peculiarità che in un paio di cuffie dedicate al gaming assume un ruolo cruciale che spesso determina la buona riuscita di un prodotto o meno, al di là della qualità audio. Nonostante esteriormente le forme siano rimaste invariate, l’adozione dei nuovi driver da 50mm ha costretto l’azienda a cambiare in maniera sostanziale la forma interna del padiglione, che è adesso completamente piatta. Di per sé non è un grande problema, ma nel caso aveste delle orecchie grandi, il padiglione potrebbe andare a toccare la parte interna della cuffia e quindi potrete avvertire del fastidio più o meno intenso a seconda dei casi.

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Nelle G933 questo non accadeva, perché i driver erano installati con una piccola inclinazione che permetteva di avere una superficie leggermente concava in grado di ospitare meglio le nostre orecchie. Tale aspetto viene in parte compensato dalla presenza dei padiglioni in pelle rispetto a quelli in tessuto. Non solo garantisce un maggiore comfort, in quanto il contatto sulla pelle è molto più gradevole, ma anche un migliore isolamento acustico passivo. Certamente durante i mesi più caldi si potrà avvertire maggiore calore nella zona attorno all'orecchio.

Una volta indossate, le cuffie rimangono però salde in testa, senza per questo esercitare una pressione eccessiva e in generale, nonostante l’ingombro superiore alla media, risultano comode anche per lunghi utilizzi.

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I pulsanti sono tanti, ravvicinati tra di loro e non facili da riconoscere. Sarà necessario molto tempo prima di abituarcisi.

Illuminazione RGB e Software

Siamo nel 2019, per cui è ormai normale che una periferica da gaming che si rispetti debba avere gli RGB. Non che Logitech si sia mai tirata indietro in tal senso, avendo a catalogo tantissime periferiche con la tanto bramata illuminazione multicolore. Viene però da chiedersi perché sia stato scelto di posizionare i LED nella parte posteriore della cuffia.

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Perché uno dovrebbe volere i LED su una cuffia da gaming? Sebbene un utente normale possa far fatica a trovare una risposta, in realtà in ambito e-sport, youtube, streaming, avere delle cuffie con una qualsiasi sorta di retroilluminazione potrebbe aiutare a riconoscere il giocatore, spesso ripreso in contesti bui. Il problema delle G935 è che i LED risultano sempre invisibili, sia per chi indossa le cuffie, sia nel caso che il giocatore venga registrato frontalmente.

Peccato, perché tramite il software e grazie anche al tasto dedicato, è possibile andare a personalizzare l’illuminazione, sia per quanto riguarda gli effetti che i colori, potendo anche sincronizzarla con altre periferiche Logitech, come mouse e tastiera.

Il software è il solito G-HUB, uno dei migliori per quanto riguarda la gestione delle periferiche, con un’interfaccia principalmente nera e grazie al quale è possibile controllare tutte le periferiche Logitech da gaming, oltre che le webcam.

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Per quanto riguarda le G935, è possibile andare a configurare i tre tasti personalizzabili nella parte posteriore, per assegnare funzioni multimediali, macro, azioni e tanto altro, oltre ad assegnare ciascuna funzione a un programma specifico. Passando alle impostazioni audio, l’applicazione consente oltre alla gestione dei volumi per cuffia e microfono, anche la completa personalizzazione del 7.1, con la possibilità di gestire singolarmente il volume di ciascun canale. Inoltre si può andare ad agire sull'equalizzazione per scegliere tra alcuni preset o gestire ogni singola frequenza a seconda delle proprie preferenze.

Un software semplicissimo da utilizzare, intuitivo e ben fatto.

Audio

Lo abbiamo anticipato durante l’introduzione, e lo ripetiamo. Dal punto di vista della riproduzione audio, chi deciderà di acquistare le G935 non potrà che rimanere soddisfatto dalle prestazioni. Durante l’uso con i videogiochi è particolarmente pregevole la resa del 7.1, che riesce a dare la giusta enfasi ai suoni di sfondo, così come a passi, spari, nemici che si avvicinano, voci da sentire. In ogni istante avrete sempre la chiara percezione della posizione di potenziali pericoli. 7.1 che torna utile anche durante la visione di film e serie TV con audio compatibile.

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Come buona parte delle cuffie da gaming, anche le G935 danno particolare enfasi alle frequenze più basse, perdendo solo un filo di dettaglio in quelle più alte, ma in generale la fedeltà è molto buona e l’ascolto risulta sempre molto gradevole, anche per diverse ore.

Leggi anche Logitech G332 e G432, recensione delle cuffie gaming per Fortnite e PUBG

Una cosa da non sottovalutare è la compatibilità con le console e la facilità di installazione. Basta inserire il dongle USB nella vostra PS4, PC o Switch, per poter iniziare sin da subito a usare le cuffie potendo sfruttare tutte le potenzialità.

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La riproduzione musicale ci ha lasciato più che soddisfatti. La tendenza a favorire le frequenze più basse rende queste cuffie particolarmente adatte all'ascolto di generi musicali che prediligono bassi potenti, ma agendo sull'equalizzazione risultano godibili con qualsiasi genere, anche con l’heavy metal e il rock. Potenzialmente potrete usare le cuffie anche con il vostro smartphone grazie al cavo aux con jack da 3.5mm, anche se le dimensioni non favoriscono questa scelta.

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Positivo anche il giudizio sul microfono. Nella fascia dei 200 euro non è il migliore tra quelli che abbiamo usato ma si comporta comunque bene, riuscendo a catturare la nostra voce in maniera opportuna, con una resa ottimale per l’uso in chat. Rimane però un lieve sentore metallico e un leggero riverbero, che può comunque essere regolato tramite software. Un microfono sicuramente migliore rispetto a quello integrato nelle G933, ma ancora leggermente inferiore rispetto ad altre alternative sulla stessa fascia di prezzo.

Autonomia e ricezione

L’autonomia di queste cuffie è un dato molto variabile. Volume e illuminazione RGB possono anche dimezzare i valori dichiarati dal produttore, che sono di 12 ore di utilizzo con RGB spenti. Nelle nostre prove siamo anche scesi a circa 6-7 ore di autonomia con volumi alti e illuminazione accesa, mentre con un volume del 50% e illuminazione spenta, si riesce a raggiungere e superare le 10 ore di autonomia. Un valore comunque buono per un paio di cuffie wireless ad alte prestazioni.

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Siamo invece rimasti un po' delusi per quanto riguarda la ricezione. È stato sufficiente andare da una stanza a quella adiacente perché le G935 perdessero il segnale. La riconnessione avviene in maniera istantanea, ma ci saremmo aspettati maggiore stabilità del segnale.

Verdetto

Le G935 ci hanno lasciato soddisfatti per quanto riguarda le migliorie portate ma con un po' di amaro in bocca. In tre anni il design non è cambiato, la parte interna del padiglione è leggermente più scomoda, rimane la micro-USB e una struttura piuttosto pesante, nonché le plastiche lucide che catturano sporco e impronte abbastanza facilmente.

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Certamente l’apprezzamento del design è soggettivo e se vi piacciono stiate pur certi di poter avere un’esperienza audio al top della categoria. Il prezzo di 194,99 euro è alto ma in linea con altri concorrenti dalle specifiche simili. Se volete risparmiare 50 euro e siete disposti a rinunciare alla connettività wireless, potreste invece optare per le G635, praticamente identiche per funzioni e qualità audio a queste G935, salvo il fatto che si tratta di cuffie cablate.

Se stai cercando un paio di cuffie wireless che funzioni bene, con 7.1 e senza RGB, le Logitech G533 sono l'alternativa giusta.

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