MacBook in carbonio: tamarro o techno-chic?

Con l'assunzione di un ingegnere specialista in materiali compositi continua il percorso di avvicinamento di Apple verso la fibra di carbonio. I primi brevetti dell'azienda risalgono al 2008; a questo punto non resta che attendere.

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a cura di Dario D'Elia

Apple sembra essere sempre più vicina alla realizzazione di portatili, tablet e forse smartphone in fibra di carbonio. Com'è risaputo una scelta di questo genere consentirebbe una maggiore resistenza, contenimento del peso e una bassa conduzione termica. Caratteristiche che il Sony G11 prometteva nel 2007, ma che forse a caro prezzo. 

Un MacBook carbon realizzato da un appassionato

La storia della "i-carbon fever" in verità inizia nel novembre 2008, quando un'indiscrezione conferma la possibilità della sostituzione delle parti in alluminio del MacBook Air con fibra di carbonio. Dopodiché nel 2009 ecco il primo brevetto Apple correlato. Si parla della fibra per migliorare soprattutto l'aspetto dei portatili. 

Sony Vaio G11

L'anno scorso, infine, si è scoperto che Apple ha sviluppato almeno un prototipo di iPad 2 (Il prossimo iPad in fibra di carbonio? Ecco il brevetto) con pannello posteriore in carbonio.

Infine, con la recente assunzione di Kevin Kenney, ingegnere specialista in materiali compositi, l'ennesima conferma. Tanto più che la precedente azienda per cui lavorava è la Kestrel Bicycles, uno dei pionieri nella realizzazione dei telai di carbonio per biciclette (il primo nel 1986, NdR).