Meno CPU Intel per il mercato "fai da te" nell'ultimo trimestre dell'anno?

Secondo fonti vicine ai vari produttori sembra che Intel, nel quarto trimestre 2018, sia intenzionata a ridurre le scorte di CPU inviate ai vari venditori e voglia concentrarsi sui settori notebook e server.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Dopo l'opinione del CEO di Asus, secondo cui lo shortage delle CPU Intel si risolverà solo tra il secondo e terzo trimestre del prossimo anno, sembra che Intel sia pronta a dare una sforbiciata nel quarto trimestre alle consegne di CPU per il mercato DIY (do it yourself), insomma il mercato del fai da te, dove si rivolgono gli appassionati che vogliono assemblarsi da soli un computer.

Secondo alcune fonti del sito taiwanese Digitimes, Intel dovrebbe tagliare di 2 milioni di unità le CPU destinate a questo segmento di mercato, il che potrebbe comportare un calo delle vendite di schede madre nello stesso periodo pari al 10-20%. Sempre secondo le fonti, Intel vorrebbe ridurre le consegne di CPU desktop per favorire una produzione più massiccia di modelli per portatili e server. Nel mercato DIY potrebbero quindi circolare solo 6 milioni di nuove CPU in tutto il mondo nel quarto trimestre.

Pare inoltre che anche il mercato delle schede grafiche non se la passerà benissimo, a causa della scarsa intenzione da parte degli utenti di acquistare nuove schede madre e del fatto che manca un miglioramento significativo nel rapporto prezzo / prestazioni tra le nuove RTX e le precedenti soluzioni. Secondo le fonti quindi, sia i produttori di GPU sia quelli di schede madre dovrebbero aspettarsi un calo degli introiti nell'ultimo trimestre di quest'anno.

In particolare, sembra che il fatturato di Gigabyte calerà fino a raggiungere i livelli visti prima dell'impennata legata al mining di criptovalute. Asus dovrebbe registrare un fatturato stabile tra il terzo e il quarto trimestre quando, in realtà, dovrebbe crescere grazie allo shopping natalizio mentre MSI, un po' controcorrente, prevede incassi sopra le attese grazie alla vendita di schede madre e GPU dedicate al gaming.

Sembra che gli introiti sotto le attese siano dovuti, in fin dei conti, a diversi fattori. L'arresto del fenomeno mining registrato da aprile a oggi ha causato un calo delle vendite e ha riempito i magazzini di GPU e schede madre. Questo, unito al lancio ritardato delle nuove Nvidia RTX, allo shortage di CPU Intel e alla scarsa inclinazione degli utenti finali di acquistare nuovi componenti porterà a registrare incassi sotto le aspettative un po' per tutti.