Microsoft: Ballmer frainteso sui 500 milioni di Windows 8

Una nota ufficiale di Microsoft chiarisce che Ballmer non intendeva dire che in un anno saranno vendute 500 milioni di copie di Windows 8, ma che finora è stata venduta la stessa quantità di licenze di Windows 7 e che potrebbero essere potenzialmente aggiornate al nuovo sistema operativo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Ballmer è stato male interpretato quando ha detto che nel 2013 500 milioni di utenti avrebbero usato un prodotto Windows 8. La cifra è stata aspramente contestata da giornalisti, analisti di mercato ed esperti di settore a tutti i livelli, tanto che per fermare la bufera mediatica Microsoft è dovuta intervenire con un comunicato ufficiale con il quale cerca di correggere il tiro.

Microsoft non venderà 500milioni di copie di Windows 8, ma comunque sarà un successo

Nella nota si legge che "le cifre citate da Steve Ballmer alla manifestazione di Seoul sono le stesse che Microsoft ha presentato a dicembre, e si riferiscono ai numeri sugli attuali utenti di Windows". Il problema è che l'agenzia francese AFP (Agence France-Presse) che ha battuto le notizie sull'evento di Seoul le ha indebitamente incrociate con "le proiezioni degli analisti riguardanti le vendite di PC per il 2012, che potrebbero essere aggiornati a Windows 8, quando arriverà il momento".

In sostanza la chiave di lettura del discorso di Ballmer è che i numeri non erano una previsione di vendita ma solo una constatazione sul venduto di Windows 7 (525mila copie fra la data di annuncio del 2009 e fine 2011), seguita dalla considerazione che chi oggi, l'anno scorso o nel 2010 ha comprato un computer con Windows 7 potrebbe volerlo aggiornare a Windows 8. La base di partenza dei potenziali clienti di Windows 8 è quindi tutto l'attuale installato di "Seven". Le due informazioni però non sono assimilabili.

La spiegazione chiarisce se non altro il nodo centrale della questione: nemmeno Microsoft crede che riuscirà a piazzare 500 milioni di licenze fra ottobre di quest'anno e dicembre 2013.

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Volendo fare i proverbiali conti della serva, tutti gli utenti privati che compreranno un computer da ottobre in poi (la data di annuncio dovrebbe cadere in quel mese) avranno per forza Windows 8. Solo le aziende potranno permettersi, per le grandi forniture, di continuare a chiedere Seven per diversi mesi.

Indiscrezioni riferiscono che coloro che compreranno un sistema dal 2 giugno in poi avranno Windows 7 preinstallato e un coupon per il passaggio "agevolato" a Windows 8, pagando la cifra simbolica di 14,99 dollari. Si suppone quindi che molti degli utenti in questa categoria aggiorneranno Seven al nuovo sistema.

Microsoft ha dichiarato che nei 12 mesi del 2011 ha venduto nel complesso 225 milioni di licenze. Dando per scontato che le vendite rimarranno sugli stessi livelli medi, fra giugno di quest'anno e dicembre 2013 dovrebbero essere vendute grossomodo 355 milioni di licenze ai neo acquirenti di PC.

Reputiamo che il numero non crescerà di molto sommando coloro che hanno Seven da uno, due o tre anni e lo aggiorneranno a Windows 8, pagando la licenza completa. Qualcuno lo farà per il fascino dell'interfaccia metro, ma tutto sommato Seven è il sistema meglio riuscito di Microsoft, è stabile e ha avuto poche grane finora, quindi non ci sono (per fortuna) forti motivazioni che spingono a cestinarlo.

Resta l'incognita dei tablet, e volendo assimilare Windows Phone 8 a Windows 8, quelle degli smartphone. Quanto gli date?