Microsoft pronta a tradire Intel con i chip programmabili

Microsoft guarda agli FPGA di Altera per i server di Bing. L'azienda di Redmond cerca di aggirare il problema dello scarso incremento prestazionale dei tradizionali chip x86.

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a cura di Manolo De Agostini

Si chiama Catapult ed è il progetto di Microsoft per rendere i server di Bing più potenti ed efficienti. Ne parla Robert McMillan su Wired, spiegando come la casa di Redmond stia cercando di essere meno dipendente dai tradizionali processori Intel grazie agli FPGA (field-programmable arrays) di Altera, chip altamente programmabili che possono coprire al meglio specifiche necessità come la gestione delle queries.

Dopo un periodo pilota Microsoft è pronta a inserire gli FPGA nella propria rete di datacenter all'inizio del prossimo anno. Per i test la casa di Redmond ha usato 1632 server, ognuno dei quali dotato di un chip Intel e una scheda "satellite" con un chip FPGA di Altera collegato alla rete Catapult.

Ogni sistema riceve le queries fatte dagli utenti su Bing scaricando gran parte del lavoro sugli FPGA, programmati per ottenere le pagine ricercate e mostrarle nell'ordine corretto. Poiché gli algoritmi di ricerca necessitano di molta potenza, Catapult è in grado di combinare gli FPGA in mini-reti di otto chip. L'interesse di Microsoft verso i chip programmabili, come quello di Google e Facebook per i chip ARM, è figlio di una sostanziale stagnazione nell'incremento prestazionale dei chip tradizionali, a fronte di servizi sempre più complessi. 

Gli FPGA, negli anni, hanno dato dimostrazione di duttilità occupando molteplici settori, dal mondo del networking al mining di Bitcoin, fino a sistemi specializzati nell'analisi dei dati impiegati a Wall Street. Il tutto garantendo un'elevata efficienza. Da qui il forte interesse degli ingegneri della casa di Redmond. Durante i test Microsoft ha rilevato che gli FPGA sono fino a quaranta volte più veloci di una CPU tradizionale nel processare gli algoritmi personalizzati di Bing.

Non significa che Bing sarà 40 volte più veloce - parte del lavoro è ancora fatta dalle CPU Xeon - ma Microsoft ritiene che il sistema, nel suo complesso, sarà due volte più veloce rispetto a oggi. Il vantaggio è che l'azienda potrà "aggiornare i chip come fa con il software", risolvendo bug e facendo cambiamenti in modo da gestire meglio l'algoritmo di ricerca di Bing.

Gli ingegneri confidano che gli FPGA, prima o poi, saranno usati anche per altri servizi dell'azienda. "Se l'obiettivo fosse stato solamente quello di migliorare Bing, probabilmente non avremmo ottenuto l'ok a spendere così tanti soldi in un progetto come questo", ha sentenziato Peter Lee, capo di Microsoft Research.