Nuovo strumento gratuito da Google, ecco come usarlo

Google Bard ora integra un generatore di immagini: non è ancora disponibile in Italia, ma ovviamente ci sono modi per usarlo comunque.

Avatar di Marco Pedrani

a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Anche Google Bard ha il suo generatore di immagini: l’IA del colosso di Mountain View è stata di recente aggiornata e, come spiegato nel blog, basta un prompt di poche parole per far sì che l’intelligenza artificiale generi delle immagini.

Attualmente si possono generare immagini solamente dando prompt in inglese, inoltre la funzionalità per il momento non è disponibile in Europa, Svizzera e Regno Unito: non si tratta certo di un problema, visto che basta usare una delle migliori VPN e posizionarsi negli Stati Uniti per provarla.

Dietro al generatore di immagini di Google Bard c’è il modello Imagen 2, progettato per avere il giusto equilibrio tra velocità e qualità dell’immagine. Inoltre, Google ha dichiarato che "Bard utilizza SynthID per incorporare filigrane digitalmente identificabili nei pixel delle immagini generate", garantendo una chiara distinzione tra immagini generate da IA e immagini create da esseri umani.

Google ha lavorato anche per limitare la presenza di contenuti violenti, offensivi o sessuali nei dataset di allenamento del modello, in più sono stati implementati dei filtri mirati a impedire la generazione di immagini che coinvolgono personaggi famosi.

Oltre alla generazione di immagini ci sono anche altre novità, come l’arrivo di Gemini Pro, che permetterà a Bard di comprendere meglio le domande e potenzierà le capacità di riassunto, ragionamento, brainstorming, scrittura e pianificazione.