OS/2, l'occasione mancata del mondo dei PC

Sono passati 30 anni da quando IBM e Microsoft annunciarono la disponibilità dell'Operating System/2, meglio noto come OS/2.

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a cura di Felice Pescatore

image130 anni esatti ci separano da quando IBM e Microsoft annunciarono la disponibilità dell'Operating System/2, meglio conosciuto come OS/2, il rivoluzionario sistema operativo che avrebbe dovuto trasformare il modo in cui gli utenti utilizzavano i PC IBM (originali e compatibili), superando i limiti dell'amato/odiato Disk Operating System (DOS). Lo stesso Gates, non esitò ad affermare che:

"I believe OS/2 is destined to be the most important operating system, and possibly program, of all time" [OS/2 Programmer's Guide, Ed Iacobucci] 

[credo che OS/2 sia destinato ad essere il più importante sistema operativo, se non il programma, di tutti i tempi]

In questo approfondimento andremo a ripercorre le tappe fondamentali che hanno accompagnato lo sviluppo di OS/2 e daremo uno sguardo ai vari tentativi di tenerlo in vita, dopo il disimpegno di IBM, per continuare a supportare quegli scenari professionali in cui sono ancora presenti applicazioni portanti che girano su di esso.

Le origini: scopriamo il velo sul CP/DOS

Il nuovo sistema operativo nasce con uno scopo primario ben preciso: introdurre un sistema realmente multitasking che faccia dimenticare il famelico ciclo OSCO (Open, Save, Close, Open) del DOS, obbligatorio per passare da un'applicazione all'altra, e consenta di sfruttare a pieno le caratteristiche dei nuovi processori e delle architetture in sviluppo. IBM è già al lavoro su una sorta di task manager denominato TopView (marzo 1985) per aggirare il problema, ma i risultati ottenuti non sono entusiasmanti e accelera il confronto con Microsoft per capire come realizzare un vero sistema operativo che risolva la questione alla radice.

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IBM TopView

La società di Gates è fortemente impegnata su Windows e ha da poco acquisito il tool Panorama/Mondrian (e la semi-sconosciuta Dynamical Systems che lo ha realizzato) in grado di eseguire fino a 16 processi concorrenti con l'utilizzo, per sé stesso, di soli 64Kb di memoria: un capolavoro di ingegneria se paragonato a TopView che mostra i suoi limiti con soli 2 processi e richiede circa 400Kb di RAM. Inoltre, Microsoft ha anche realizzato una speciale edizione di MS-DOS, denominata European MS-DOS 4 (sviluppata a partire dalla 2.x e che nulla ha a che fare con la disastrosa versione 4 di MS-DOS) che è dotata di multitasking real-mode di tipo preemptive utilizzabile sull'intera famiglia di processori x86.

Tutti questi progetti diventano la "dote", sia nelle persone che nel codice, del gruppo che si forma a giugno del 1985 in seguito al Joint Development Agreement (JDA) tra le due società. Tale gruppo ha a capo Gordon Letwin per Microsoft (uno dei primi dipendenti, immortalato nella famosa foto del '78) ed Ed Iacobucci per IBM, con quest'ultimo che assume implicitamente il ruolo di vero responsabile del progetto.

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Gordon Letwin ed Ed Iacobucci

Il nuovo progetto è inizialmente chiamo CP/DOS, seguendo la nomenclatura tipica dei sistemi operativi IBM per mainframe, ma viene spesso indicato anche come DOS 5 (specialmente da Microsoft che lo vede come successore dell'European DOS 4), Big DOS o 286-DOS. In particolare, quest'ultimo nome evidenzia come il sistema nasca focalizzandosi sui processori i286.

Il nome OS/2, invece, comincia a fare la sua comparsa verso la fine del 1986, legandosi al nascente PS/2 con cui IBM vorrebbe riconquistare il ruolo di leadership nel settore, e diventa ufficiale con il lancio del Microsoft OS/2 Development Program e le versioni preliminari dell'OS/2 Software Development Kit (SDK), che insieme aprono le porte del nuovo sistema operativo agli sviluppatori terzi.

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Microsoft ADV per il programma di sviluppo relativo ad OS/2

Il programma di sviluppo è decisamente ricco e, oltre ad OS/2 stesso in versione beta, comprende: i compilatori Microsoft C e MSAM, esempi di programmi, documentazione (elettronica e stampata), la sottoscrizione al Microsoft Systems Journal e l'accesso al supporto telematico Microsoft DIAL.

Nonostante ciò, i quasi 3.000$ necessari per farne parte sono probabilmente il primo passo falso di OS/2, poiché in pochi decidono di investire nella "beta" di un nuovo sistema operativo, preferendo piuttosto restare concentrati sul DOS (e parzialmente su Windows). Il risultato è che al momento del lancio le applicazioni disponibili per OS/2 sono veramente molto limitate, sia in numero che nelle funzionalità.