PC ai minimi storici, Windows 8 non fermerà la crisi

Un analista conferma i dati negativi sulle vendite dei PC: a ottobre c'è stata una crescita solo del 2 percento, rispetto al 5 percento degli ultimi anni. Attenzione però a non dare la colpa a Windows 8.

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a cura di Elena Re Garbagnati

I produttori di computer hanno abbassato le previsioni di vendita per i sistemi con Windows 8. È l'ultima notizia che riguarda l'esordiente sistema operativo di casa Microsoft, che si affianca ai numeri straordinari scodellati da Ballmer e alcuni rivenditori e da quelli estremamente negativi sulle vendite di PC.

Questa volta la fonte è Brian White, analista di Topeka Capital Markets, che ha raccolto informazioni dai produttori asiatici di computer che lavorano per conto di nomi di grosso calibro quali HP e Dell (principalmente Quanta, N.d.R.). Analizzandoli è venuto fuori che le ordinazioni del mese scorso non hanno nemmeno eguagliato la metà di quelle degli ultimi sette anni.

La crisi dei PC non si ferma

Più in dettaglio, nella sua nota si legge che "a ottobre le vendite sono aumentate del 2 percento, mentre negli ultimi sette anni, nello stesso mese, la crescita media era pari al 5 percento".

Il dato è da interpretare. In prima battuta è da notare che White si riferisce al mese di ottobre, in cui Windows 8 è esistito ufficialmente solo per sei giorni: parlare di un flop delle vendite di PC è sacrosanto, di un insuccesso di Windows 8 è poco corretto. È possibile invece che il trend negativo proseguirà nonostante Windows 8.

Inoltre è noto che i produttori di computer speravano nell'avvento di Windows 8 per risollevare le vendite e recuperare almeno parte delle perdite dell'ultimo anno. Per vedere l'effetto Windows 8 però bisognerà aspettare almeno fine anno. Tutti hanno una gran fretta di decretare se Microsoft ci ha azzeccato o meno, per capire se la crisi dei PC avrà presto fine, ma in questo modo si tende a tirare in ballo il nuovo sistema operativo a sproposito.

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In più è da tenere in conto che la più grossa novità di Microsoft sono i tablet con Windows 8, che probabilmente contribuiranno a loro volta a erodere quote al mercato PC. Questo per l'azienda di Redmond non è un problema, mentre per i produttori di computer è un grosso guaio: punti di vista differenti. In ultimo, non si dimentichi che a Steve Ballmer e soci interessa vendere licenze del nuovo sistema operativo, non importa che siano legate a un nuovo PC oppure no.

Meglio quindi separare idealmente gli aggiornamenti del sistema operativo, le vendite di tablet e quelle di PC (desktop e notebook). Se il produttore di PC piange miseria non significa necessariamente che Microsoft vada male: era così dieci anni fa, oggi è una fesseria.