Prestazioni CPU migliorate del 33% con il dissipatore ad acqua salata

Un nuovo tipo di raffreddamento passivo sfrutta l'acqua salata per dissipare il calore, risultando più efficace di altre soluzioni.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Una nuova ricerca mette in luce in sistema innovativo per la dissipazione del calore di una CPU, che impiega l’acqua salata per migliorare il raffreddamento e incrementare le prestazioni fino al 32,65%. Oltre che più efficace, il sistema è in grado di ripristinare automaticamente la capacità di raffreddamento, assorbendo l’umidità dall’aria.

Il dissipatore studiato dai ricercatori si chiama “hygroscopic salt-loaded membrane-encapsulated heat sink”, abbreviato HSMHS, sfrutta un sale di bromuro di litio confinato da una membrana porosa, che permette all’acqua di evaporare. La ricerca è portata avanti dalla City University di Hong Kong e dalla School of Energy and Power Engineering dell’Università di Scienza e Tecnologia di Huazhong a Wuhan.

Università di Hong Kong
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Uno dei vantaggi più grandi del sistema HSMHS studiato è che può raffreddare un sistema 10 volte più a lungo rispetto alle alternative più avanzate, come i sistemi MOF (framework metallo-organici) e gli hydrogel. Il raffreddamento avviene a causa del desorbimento (il processo inverso all’adsorbimento) della soluzione salina, che rilascia vapore acqueo nell’aria attraverso la membrana porosa; questo sistema permette alla CPU di operare a -64°C per circa 400 minuti, più di sei ore e mezza. Stando ai ricercatori, è un risultato 10 volte migliore di quello di un sistema MOF.

Altro aspetto fondamentale è che l’HSMHS può ripristinare la capacità di raffreddamento assorbendo l’umidità dell’aria quando è inattivo. Inoltre, il sistema sarebbe molto economico, grazie al costo ridotto del sale di bromuro di litio, e costerebbe 1.000 volte meno di un sistema MOF.

Viste le premesse, sarà estremamente interessante scoprire come verrà implementato questo nuovo sistema e in quali ambiti verrà adottato. I ricercatori hanno affermato che il sistema può essere applicato anche a celle solari, edifici e batterie, non solo alle CPU.