Il recente scandalo PRISM, noto anche come Datagate, ha innescato un dibattito infuocato incentrato sulla privacy. Ai due estremi troviamo chi difende la riservatezza a qualsiasi costo, e chi è disposto a rinunciarvi completamente in none della sicurezza – e in mezzo troviamo diverse posizioni intermedie.
Oltre alle discussioni, questi fatti hanno generato anche una ricaduta diretta su aziende che propongono software e servizi "a prova di spia". Come per esempio DuckDuckGo, che promette di navigare in rete in totale anonimato, o altri che propongono programmi di instant messaging e altro.
È persino nato un sito che si chiama PRISM Break, il cui scopo è proprio dare a tutti noi la possibilità di muoverci in rete evitando di essere spiati, che si tratti del governo statunitense o di un marito geloso.