Processori EPYC Rome, AMD pronta allo scatto al via?

Secondo le fonti del Digitimes a partire dal terzo trimestre dell'anno, momento che segnerà il debutto delle CPU EPYC Rome, AMD dovrebbe vedere aumentare consegne e quota di mercato nel settore datacenter.

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a cura di Salvatore Catalano

L’arrivo dei processori EPYC di seconda generazione, nome in codice Rome, rappresenta uno snodo cruciale per AMD. L’avevamo già scritto lo scorso novembre, a margine dei primi dettagli sui nuovi processori: questa generazione rappresenta per AMD una prova, una dimostrazione di costanza e capacità di esecuzione.

D'altronde i player del mercato dei datacenter non possono affidarsi a una realtà poco solida, senza una visione, un piano e la capacità di rispettare gli accordi presi. AMD è ritornata solo da poco tempo nel mercato server dopo esserne stata fuori per anni e quindi la prima generazione di EPYC ha avuto il ruolo di fare da apripista, insinuare il dubbio che nel settore non esistesse più solo Intel.

Ovviamente AMD si è presentata con una piattaforma competitiva, altrimenti la sola presenza non sarebbe bastata, e i risultati sono arrivati, con l’aumento delle quote di mercato e la fiducia di Microsoft, Amazon e molte altre aziende.

Tra l’altro non bisogna dimenticare che vedremo i futuri processori EPYC in alcuni supercomputer, tra cui l’exascale Frontier, segno che anche le autorità credono nei piani a lungo termine della compagine guidata da Lisa Su.

Le premesse per un 2019-2020 esaltante ci sono tutte, tanto che il Digitimes riporta che nell’industria ritengono probabile un aumento di consegne e quote di mercato per la piattaforma server EPYC a partire dal terzo trimestre, segno che le CPU Rome potrebbero partire molto bene fin da subito.

La domanda del mercato server nella prima metà di quest’anno è rimasta debole, sia per le incertezze legate alle tensioni commerciali tra USA e Cina sia perché il segmento del cloud computing sta ancora cercando di far pulizia nell’inventario. Nel primo trimestre Intel ha visto contrarsi il business legato ai datacenter del 6% a 4,9 miliardi di dollari sull’anno precedente e secondo il Digitimes l'azienda potrebbe soffrire del primo calo di fatturato annuale da 10 anni a questa parte per quanto riguarda il Data Center Group.

Anche altre realtà come Nvidia, Xilinx e Texas Instruments (TI) sarebbero conservative sulla domanda di server per il cloud computing quest’anno. AMD invece, data la quota relativamente ridotta, potrebbe andare controcorrente come un salmone e crescere grazie a Rome. Secondo gli ultimi dati di Mercury Research, la casa di Sunnyvale ha una quota del 2,9% nel settore server, in crescita di 1,9 punti su base annua. AMD puntualizza però che se si paragonano i processori EPYC agli Xeon DP per server, la quota sale al “5% di share”.