La semplicità classica della homepage di Google, icona immutabile del web per più di due decenni, potrebbe presto conoscere un cambiamento significativo. Il colosso di Mountain View sta infatti testando una riprogettazione che vedrebbe la scomparsa del leggendario pulsante "Mi sento fortunato" per fare spazio a una nuova funzionalità: la "Modalità AI". Questo cambio di layout, ancora in fase sperimentale, rappresenta un punto di svolta nella strategia dell'azienda, da sempre estremamente cauta nel modificare l'interfaccia principale del suo motore di ricerca.
La nuova funzionalità "Modalità AI" non è del tutto inedita per Google, essendo stata introdotta in versione sperimentale già a maggio. Ciò che colpisce, tuttavia, è la decisione di posizionarla in bella vista sulla homepage, sostituendo un elemento iconico come il pulsante "Mi sento fortunato", presente fin dagli albori del motore di ricerca. Un portavoce dell'azienda ha confermato a The Verge che questa modifica è attualmente in fase di distribuzione per alcuni utenti selezionati all'interno dell'ambiente sperimentale Labs.
È importante sottolineare che non vi è alcuna certezza che questo cambiamento venga effettivamente implementato su larga scala. Il test potrebbe rappresentare semplicemente un'esplorazione di possibili evoluzioni dell'interfaccia, senza necessariamente tradursi in un aggiornamento definitivo per tutti gli utenti. La prudenza con cui Google ha tradizionalmente gestito modifiche alla sua homepage dimostra quanto sia delicata qualsiasi alterazione di uno degli spazi digitali più visitati al mondo.
Il ridisegno arriva in un momento strategico per Google, a solo una settimana dal suo evento annuale Google I/O, durante il quale si prevede che l'azienda presenterà importanti aggiornamenti alle sue offerte di ricerca potenziate dall'intelligenza artificiale. La tempistica suggerisce un'accelerazione nella corsa all'implementazione di tecnologie AI nei servizi principali dell'azienda.
Questo cambiamento di rotta non è casuale, ma sembra essere una risposta diretta a pressioni competitive che Google non aveva mai dovuto affrontare prima con tale intensità. Un dirigente di Apple ha recentemente testimoniato in tribunale che le ricerche effettuate tramite Google su Safari sono diminuite per la prima volta il mese scorso. Questa flessione è stata esplicitamente attribuita all'ascesa di strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT, che stanno progressivamente erodendo il monopolio informativo di Google.
La storica riluttanza di Google a modificare la sua homepage di ricerca è ben documentata. Per anni, l'interfaccia è rimasta praticamente identica, con il suo caratteristico minimalismo che è diventato parte dell'identità del brand. Questa resistenza al cambiamento ha rappresentato un pilastro della filosofia aziendale, basata sulla convinzione che la semplicità fosse la chiave dell'esperienza utente. Ora, però, la pressione competitiva sembra aver innescato un ripensamento di questo approccio conservativo.
L'emergere di alternative AI-powered alla ricerca tradizionale ha creato un nuovo paradigma nel quale Google rischia di apparire obsoleto se non si adatta rapidamente. La sostituzione del pulsante "Mi sento fortunato" con la "Modalità AI" simboleggia questo passaggio epocale: da un web basato sulla fortuna e sulla serendipità a uno guidato da algoritmi predittivi e conversazioni naturali con le macchine.