Raspberry Pi OS nasconde segreti davvero interessanti

Raspberry PI OS si rinnova con alcune novità importanti, soprattutto per i modelli di Raspberry Pi più avanzati.

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a cura di Antonello Buzzi

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L’ultima versione di Raspberry Pi OS presenta diverse novità, alcune visibili direttamente dagli utenti e altre più nascoste all’interno del codice. Principalmente, troviamo un nuovo gestore per le finestre, "mutter", che richiede modelli Raspberry Pi con due GB di RAM o superiori. Inoltre, lo Youtuber Jeff Geerling ha confermato che alcuni possessori di Raspberry Pi 4 potrebbero vedere un aumento di velocità e ha parlato di una possibile nuova edizione a 64 bit.

Nella release "Bullseye" troviamo alcuni aggiornamenti importanti, incluso un aumento di velocità per i possessori di Raspberry Pi 4, Compute Module 4 e Pi 400 equipaggiati con il nuovo SoC BCM2711 modello C0T. In particolare, su Pi 4 e CM4 si ottiene un incremento della frequenza di 300MHz arrivando a 1,8GHz, rispetto agli 1,5GHz di serie. Ad ogni modo, I proprietari del “vecchio” Raspberry Pi 4 modello B0T possono ancora overcloccare manualmente il proprio Pi. Il nuovo Raspberry Pi OS è ancora basato su una versione a 32 bit, ma sembra che sia prevista anche un’edizione a 64 bit, individuata da Geerling.

Bullseye apporta anche grandi cambiamenti per l'ambiente desktop. La prima modifica è il nuovo gestore di finestre “mutter” che va a sostituire openbox. I gestori di finestre vengono utilizzati per disegnare le finestre delle applicazioni e l'aggiornamento a “mutter” richiede un Raspberry Pi con 2GB o più di RAM, lasciando questa nuova funzionalità alla maggior parte dei modelli Raspberry Pi 4 e Compute Module 4. La RAM aggiuntiva è necessaria poiché mutter disegna tutte le finestre in un buffer di memoria, inviandole successivamente per la visualizzazione. Mutter fornisce più orpelli visivi rispetto a openbox, ma necessita di più memoria. I proprietari di Raspberry Pi con meno di 2GB di RAM, incluso il nuovo Raspberry Pi Zero 2 W, possono ancora utilizzare il sistema operativo, ma verrà utilizzato “openbox” per impostazione predefinita.

Il nuovo window manager era necessario per un'altra aggiunta: GTK+3. In passato Raspberry Pi OS e una serie di altre applicazioni utilizzavano il vecchio toolkit GTK+2. La mossa porta il sistema operativo Raspberry Pi in linea con molte applicazioni che utilizzano GTK+3 da diversi anni. L'aggiornamento è evidente con widget e schede, ma il team di Raspberry Pi ha cercato di mantenere tutto il più simile possibile.

Dietro le quinte, vediamo il driver KMS (kernel modesetting) precedentemente sperimentale diventare standard. Il KMS viene utilizzato per controllare le connessioni a un display e in passato Raspberry Pi utilizzava un KMS closed source. Ora vediamo Raspberry Pi passare a una soluzione open source con i driver che fanno parte del kernel Linux.

I driver della fotocamera Raspberry Pi sono stati sostituiti con un'API Linux standard, libcamera, un'altra soluzione open source per un codebase prima closed source. Altre modifiche comprendono un sistema di notifiche migliorato che appare in alto a destra dello schermo, mentre un plugin aggiornato controlla gli update del software e offre la possibilità di installarli senza la necessità del terminale.