Recensione AMD Radeon Vega RX 64 8GB

Test della scheda video Radeon Vega RX 64, nuova soluzione di gamma nell'offerta grafica di AMD.

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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

L'ultima scheda grafica di fascia alta AMD è stata presentata ben 26 mesi fa. Era la R9 Fury X, e si scontrava direttamente contro la 980 TI e la Titan X, le due schede video più potenti di allora. La Fury X è migliorata nel tempo grazie a driver ben ottimizzati e API DirectX 12 che hanno aiutato gli sviluppatori di giochi a sfruttare l'architettura Graphics Core Next al massimo delle sue potenzialità.

Oggi la presentazione ufficiale della Radeon RX Vega rappresenta il ritorno di AMD nel mercato del gaming di fascia alta, come afferma l'azienda stessa. Ma per diretta ammissione, questa non sarà una lotta per strappare a Nvidia la corona delle massime prestazioni. Piuttosto la Radeon RX Vega 64 sfida la GeForce GTX 1080, sia per prestazioni che per prezzo.

radeon rx vega intro

Radeon RX Vega 64 - clicca per ingrandire

Sappiamo già molto sulla Radeon RX Vega 64. AMD ha rilasciato varie informazioni nelle scorse settimane, in modo da creare hype tra gli appassionati. Se vi siete persi qualcosa, vi consigliamo di leggere questo articolo e quest'altro.

Specifiche tecniche

  AMD Radeon RX Vega 64 Liquid AMD Radeon RX Vega 64 AMD Radeon RX Vega 56
Stream Processor 4096

(64 CU)

4096

(64 CU)

3585

(56 CU)

Texture Unit 256 256 224
ROPs 64 64 64?
Freq. base 1406 MHz 1247 MHz 1156 MHz
Freq. boost 1677 MHz 1546 MHz 1471 MHz
Freq. memoria 1,89 Gbps HBM2 1, 89 Gbps HBM2 1,6 Gbps HBM2
Bus 2048 bit 2048 bit 2048 bit
Memoria 8 GB 8 GB 8 GB
Transistor 12,5 miliardi 12,5 miliardi 12,5 miliardi
TDP 345W 295W 210W
Processo produttivo 14nm 14nm 14nm
Architettura GCN 5 GCN 5 GCN 5
GPU Vega 10 Vega 10 Vega 10
Prezzo $699 (Radeon Pack) $499 $399

Radeon RX Vega 64, caratteristiche principali

Come la GPU Fiji della R9 Fury X, la Radeon RX Vega 64 ha quattro shader engine, ognuno con il proprio geometry processor e rasterizer. Sempre come Fiji, ci sono 16 Compute Unit per ogni Shader Engine, e ogni CU ha 64 Stream Processor e quattro unità texture. Moltiplicate il tutto e avrete un totale di 4096 Stream Processor e 256 unità texture.

vega10

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Le frequenze di clock sono invece più alte. Laddove Fiji si fermava a 1050 MHz, il processo produttivo FinFET LPP a 14 nm di GlobalFoundries, nonché ottimizzazioni mirate a raggiungere alte frequenze, hanno permesso alla GPU Vega 10 della Radeon RX Vega 64 di operare al clock di base di 1247 MHz, per poi salire in Boost a 1546 MHz. Ovviamente la potenza di calcolo FP32 specificata da AMD, cioè di 12,66 TFLOPS, è calcolata nella condizione migliore, quindi alla frequenza più alta. Se dovessimo considerare invece il caso conservativo, questo numero scende a 10,2 TFLOPS, un numero che è ugualmente il 20% superiore a quanto è in grado di fare una R9 Fury X.

Il modello raffreddato a liquido porta le frequenze di base e in boost rispettivamente a 1406 MHz e 1677 MHz. Stiamo parlando di un overclock del 13% della frequenza base e dell'8% circa di quella in Boost, numeri che portano la potenza massima a 13,7 TFLOPS. Il TDP passa invece da 295W a 345W, un incremento di ben il 17%. In entrambi i casi siamo oltre i 250W della GeForce GTX 1080 Ti, che non è nemmeno nel mirino della Vega 64.

Modello Raffreddamento Modalità BIOS Profilo energetico
RX Vega Power Saver Balanced Turbo
Aria Primario 165W 220W 253W
Secondario 150W 200W 230W
Liquido Primario 198W 264W 303W
Secondario 165W 220W 253W

AMD sa che sta spingendo la Vega 64 oltre il suo bilanciamento - detto sweet spot - per quanto riguarda l'efficienza. La nostra scheda raffreddata ad aria si presenta con due file BIOS, e ognuno supporta tre profili energetici. Il BIOS primario con impostazione Balanced è accompagnato da un power limit della GPU di 220W. Passare a Power Saver riduce il power limit a 165W, mentre Turbo lo innalza a 253W. Passando al secondo BIOS vediamo che Power Saver scende a 150W, Balanced a 200W e Turbo a 230W. Apprezziamo il maggiore controllo offerto da AMD, ma bisogna anche dire che la maggior parte degli appassionati non è in cerca di un modo per depotenziare un prodotto da 500 dollari. Stiamo lavorando a un articolo in cui esploreremo gli effetti di ognuna di queste impostazioni su consumi, prestazioni e rumorosità.

Ogni Shader Engine di Vega 10 è dotato di quattro render back-end in grado di gestire 16 pixel per ciclo di clock, per un totale di 64 ROP. Questi render back-end attingono alla cache L2, che ora è di 4 MB, il doppio rispetto ai 2 MB di Fiji (a sua volta il doppio di Hawai). Questo dovrebbe evitare che la GPU "finisca" la memoria HBM2 troppo spesso, riducendo la dipendenza di Vega 10 dalla memoria esterna. Siccome le frequenze di clock possono essere maggiori fino al 60% circa rispetto a Fiji, mentre il bandwidth della memoria scende a 28 GB/s, una cache più capiente dovrebbe aiutare a prevenire i colli di bottiglia.

Il graphics architect e corporate fellow di AMD, Mike Mentor, ci ha anche detto che tutta la SRAM su Vega 10 supera 45MB. Il chip è composto da 12,5 miliardi di transistor, dislocati su una superficie di 486 millimetri quadrati. Stiamo parlando di dimensioni e quantità maggiori rispetto al GP102 di Nvidia.

L'adozione della memoria HBM2 permette a Nvidia di dimezzare il numero di stack di memoria sull'interposer rispetto a Fiji, tagliando il bus aggregato di memoria da 4096 a 2048 bit. E scompare il limite dei 4 GB della Radeon R9 Fury X: la RX Vega 64 non ha problemi a offrire 8 GB di memoria usando 4-hi stack (la Frontier Edition arriva a 16 GB). Un data rate di 1,89 Gb/s definisce un bandwidth massimo di 484 GB/s, alla pari con quanto è in grado di fare la GTX 1080 Ti dotata di GDDR5X a 11 Gb/s.

Aspetto e connettori

La RX Vega 64 pesa 1066 grammi, il che la rende 16 grammi più pesante della Frontier Edition. La scheda ha una lunghezza di 26,8 cm, una profondità di 10,5 cm e uno spessore di 3,8 cm. Questo la rende una vera e propria scheda dual-slot, anche se il backplate aggiunge altri 0,4 cm sul retro.

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Sia la copertura che il backplate sono fatti di alluminio nero anodizzato, il che permette alla scheda di restituire una sensazione di qualità. La superficie texturizzata è stata raggiunta usando una semplice formazione a freddo che ha preceduto l'anodizzazione dell'alluminio. Tutte le viti sono state verniciate in nero opaco. Il logo rosso Radeon sulla parte frontale è stato stampato.

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La parte superiore della scheda è dominata da due connettori PCIe a 8 pin e il logo Radeon che s'illumina. C'è anche uno switch BIOS che permette l'accesso a un BIOS ottimizzato per consumi molto più bassi, che rende la scheda più silenziosa, fresca e certamente un po' più lenta.

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La fine della scheda è chiusa e include fori di montaggio che sono più comuni sulle schede video workstation. Per quanto riguarda le uscite troviamo tre DisplayPort e una HDMI 2.0. Assente il DVI, ed è una scelta saggia dato che permette al flusso d'aria caldo di uscire senza intoppi dalle apposite feritoie.