Usabilità

Recensione – Test dell'Acer Aspire Switch 11, il tablet e notebook convertibile con tastiera staccabile che diventa più grande, ha uno schermo migliore e un processore più potente. Sale anche il prezzo.

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a cura di Elena Re Garbagnati

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Usabilità

Come detto lo Switch 11 ricalca le peculiarità del modello più piccolo, ossia è un tablet che si trasforma in notebook grazie alla base con aggancio sia magnetico sia meccanico. I materiali impiegati per la realizzazione sono gli stessi dello Switch 10, così come i colori, il layout della tastiera, l'aggancio fra base e tablet e altri dettagli.

Ritroviamo una base solida, con il rivestimento che non cede in alcuna parte, nemmeno in corrispondenza del piano d'appoggio della tastiera che non vibra con una digitazione pesante. Ovviamente le dimensioni sono maggiori di quella dello Switch 10, ma a parte questo è identico in tutto.

Da apprezzare il fatto che Acer abbia accettato il suggerimento di aumentare il numero dei gommini sotto alla base: oltre ai due sotto al poggiapolsi, in questo nuovo modello c'è anche una striscia gommosa lunga 22,5 cm e alta 1 centimetro che aiuta a non far scivolare la base sul piano d'appoggio durante l'uso.

Purtroppo alle migliorie si contrappone la riproposizione di un "vizietto" poco piacevole, ossia dello scarso bilanciamento fra base e schermo, che avevamo già segnalato nella recensione dello Switch 10. In modalità notebook, reclinando lo schermo oltre i 140 gradi si ribalta all'indietro trascinando con sé la base. Certo appesantire ancora di più la base sarebbe stato un duro colpo alla trasportabilità - già ridotta per via del peso maggiore (da 1,070 Kg a uno di 1,64 Kg - anche per via del disco fisso integrato). I concorrenti di Acer però dimostrano che si può ottenere un buon risultato senza arrivare a tanto.

Il rivestimento posteriore del tablet è lo stesso dello Switch 10, ma l'area maggiore lo rende un po' più cedevole al centro. In ogni caso non viene minacciata l'integrità dei componenti interni perché il rivestimento non arriva a toccarli. Lo schermo è protetto con Gorilla Glass.

Nella prova d'uso abbiamo rilevato lo stesso problema di Surface Pro 3, del Lenovo Yoga 3 Pro e di altri prodotti simili: lo schermo grande ha indubbi vantaggi nell'uso come notebook, ma non si presta a quello come tablet. In questo caso specifico abbiamo un prodotto che pesa 845 grammi: dopo un po' che lo si maneggia si cerca un appoggio.

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Dello Switch 11 apprezziamo il sistema di aggancio, che non è una novità ma funziona bene: un magnete forza l'avvicinamento delle due parti e i ganci meccanici fanno sì che non si dividano nemmeno scuotendo il notebook. Per sganciare le due parti bisogna applicare una certa forza, e questo è indice di tenuta.

Tastiera e touchpad

Su questi due elementi c'è poco da dire, perché come detto sono identici al modello precedente tranne che per le dimensioni maggiori: il touhcpad senza tasti di selezione è 6 x 11 centimetri, e la tastiera ha le frecce direzionali più grandi - ma continua a mancare lo spazio vuoto attorno. Abbiamo ricevuto in prova un modello di pre produzione con layout USA.

La superficie liscia del touchpad è abbastanza scorrevole, permette di effettuare le multi gesture previste da Windows 8, e la pressione negli angoli in basso non richiede sforzo.

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Connettività

Non ci sono novità su questo fronte, a parte la rivistazione del connettore USB sul tablet: sullo Switch 10 era un microUSB 2.0, è stato rimpiazzato con un USB 3.0. Il connettore sulla base sock resta invece un USB 2.0.

Schermo

Una delle novità più apprezzabili dello Switch 11 è il cambio del display. Al posto del poco amato (a ragione) 10,1 pollici HD del primo Switch 10 troviamo infatti un modello da 11,6 pollici Full HD. Non è un valore record, ma almeno permette di apprezzare i video 1080p e consente di sfruttare meglio lo spazio a disposizione.

La luminosità di 298 candele al metro quadro è abbastanza buona (molto meglio del predecessore) e consente una discreta leggibilità dei contenuti, anche se il trattamento lucido crea comunque fastidiosi riflessi con la luce del sole.

L'analisi statica dello schermo premia poi la scelta di Acer, dato che il pannello fa fronte ai requisiti minimi dello standard sRGB e li supera in quasi tutti i comparti. Lo scostamento dal Delta E Medio è minimo, mentre quello dal valore standard della Gamma è del 30% circa, quindi non siamo all'ottimo, ma è comunque un buon risultato.

Da notare che fra i sistemi di puntamento è contemplata la penna Stilo, che però è opzionale e non era inclusa nella confezione del prodotto in prova.