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a cura di Tom's Hardware

Windows 10 S

L'Envy x2 è distribuito con Windows 10 S, che è un sistema a 32 bit. In questa modalità non si possono usare il browser Chrome e una varietà di altre app popolari per Windows. Ricordiamo tuttavia che l'utente può (e deve) effettuare l'upgrade a Windows 10 Pro: è gratuito e richiede circa 60 secondi. Noi lo abbiamo fatto prima di condurre i test, perché in caso contrario non sarebbe stato possibile eseguire i nostri benchmark.

HP 17

Dopo l'aggiornamento non abbiamo avuto problemi ad installare la maggior parte delle applicazioni che usiamo abitualmente, come per esempio WhatsApp Desktop e Slack. Chrome si è installato ma è rimasto piuttosto lento rispetto al browser nativo (Edge).

Prestazioni generali

Prima di analizzare le prestazioni è doverosa una premessa: i prodotti Always Connected come l'HP Envy x2 non sono stati creati per soddisfare chi è alla ricerca di una velocità di elaborazione elevata. Il loro scopo è piuttosto quello di consentire una connessione costante a Internet, con un'autonomia di gran lunga superiore ai notebook tradizionali. Inoltre l'impiego è volto per lo più alla fruizione di contenuti, più che alla creazione (se facciamo eccezione per le mail o gli aggiornamenti social).

Morale: se state cercando un notebook con le prestazioni di Surface Pro, comprate Surface Pro o uno dei diretti concorrenti, come per esempio il Miix 720 di Lenovo, l'Envy x2 e gli altri notebook Always Connected non fanno per voi.

Detto questo, è lecito per chi ha la necessità di usare il notebook in movimento non dover aspettare un giro d'orologio per avviare un'app. Sotto questo aspetto vediamo come si è comportato l'Envy x2, che come gli altri prodotti della stessa categoria ha in dotazione il SoC Qualcomm 835 e 4GB di RAM.

In media ci sono voluti 9 secondi per avviare Chrome, 6 secondi per l'app Netflix e 14 secondi per essere operativi con Outlook. Da tenere in conto che in linea generale Edge funziona molto meglio di Chrome, probabilmente perché il browser di Microsoft è un'app del Windows Store. Il caricamento da zero del sistema operativo ha richiesto 25 secondi, ma è da tenere in conto che questi prodotti sono fatti per non essere spenti quando non in uso, ma semplicemente messi in standby. Da questa modalità il "risveglio" è quasi istantaneo.  Giusto per avere un'idea di raffronto, Surface Pro (Core i7 7660U e 16 GB di RAM) si avvia in 11 secondi, apre Chrome in 2 secondi, Outlook in 6 secondi e Netflix in 3 secondi.

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Una volta che tutto è avviato l'uso è quasi del tutto fluido. Dopo avere aperto Chrome abbiamo diviso lo schermo tra una scheda in cui era in riproduzione un video YouTube a 1080p e altre cinque schede (tra cui Google Documenti, Giphy e Slack). Non abbiamo avuto problemi a scrivere questa recensione, abbiamo notato  solo un rallentamento nel passaggio da una scheda all'altra (che in Edge non c'è).

Allo stesso modo ha funzionato bene il pinch-to-zoom per ridurre e ingrandire le finestre, con l'unico appunto (di nuovo) che l'animazione era più fluida in Edge che in Chrome, dove invece abbiamo notato un leggero lag. Complessivamente, oltre a Chrome, è diffuso il problema della maggiore lentezza delle app che non sono presenti nello Store Windows, rispetto a quelle che lo sono.

Chiudiamo con l'analisi del supporto di archiviazione UFS da 128 GB, che ha impiegato 47 secondi a duplicare 4,96 GB di file multimediali misti.

Autonomia e calore

Se vi state chiedendo perché dovreste scegliere l'Envy x2 (o presumibilmente uno degli altri prodotti Always Connected) la prima risposta è: l'autonomia. Con il nostro test standard di navigazione web via Wi-Fi con retroilluminazione dello schermo a 150 candele l'Envy x2 è rimasto acceso per 15 ore e 5 minuti. Spegnendo Wi-Fi e attivando il modem integrato abbiamo registrato con lo stesso benchmark 14 ore e 22 minuti. Tempi che fanno sbiadire le 5 ore e 40 minuti del Miix 720, per fare un esempio.

Un altro aspetto positivo riguarda la gestione del calore: dopo avere riprodotto un video HD in streaming per 15 minuti abbiamo registrato una temperatura sulla parte posteriore del tablet che era compresa fra 25,5 e 27,7 gradi centigradi, ben al di sotto della nostra soglia di comfort, fissata per convenzione a 35 gradi.