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Test del processore per server Intel Xeon E5-2697 v4 con 18 core. Ha senso passare alle nuove CPU Broadwell-EP?

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a cura di Tom's Hardware

Pubblicato il 13/05/2016 alle 13:47
  • Recensione Intel Xeon E5-2600 v4 Broadwell-EP
  • Architettura Broadwell-EP
  • Configurazione di prova
  • Supermicro e test NVMe RAID: 3 milioni di IOPS e 21 GB/s
  • Benchmark
  • Altri benchmark
  • Consumi
  • Conclusioni

Consumi

Non c'è modo di sottovalutare l'impatto del consumo energetico e dell'efficienza sui datacenter moderni. I datacenter hanno consumato circa 416,2 terawatt (416,2 trilioni di watt) di elettricità nel 2014, un dato superiore a quello di 182 paesi su 192. Ancora più allarmante, il consumo dei datacenter in uso è quadruplicato in due anni e recenti studi giapponesi hanno concluso che con il passo attuale, i datacenter consumeranno tutta la produzione elettrica dei paesi nel 2030.

La pressione per ridurre il consumo è alta, ma allo stesso tempo anche la richiesta di calcolo cresce di pari passo. Installare CPU più efficienti aumenta le prestazioni per watt, libera spazio e riduce i requisiti di raffreddamento. Tutte e tre queste variabili funzionano come moltiplicatori che possono sia ridurre che gonfiare le spese dei datacenter in modo drammatico.

Intel ha intrapreso diversi passi importanti per ridurre il consumo con i prodotti Haswell-EP di precedente generazione inclusa l'aggiunta di un sistema power delivery on package. È stato anche aggiunto il controller P-state per core e allargato alla memoria DDR4, cosa che ha permesso di ridurre il consumo energetico della piattaforma migliorando l'efficienza.

HWPM PNG

Clicca per ingrandire

La famiglia Xeon E5-2600 v4 offre gli stessi vantaggi ma introduce anche l'Hardware Controlled Power Management (HWPM). In normali circostanze la maggior parte dei server accetta suggerimenti dal sistema operativo che indicano quando è appropriato regolare il power state. Sfortunatamente questo processo è lento, ed è legato a quanto la CPU è veloce nel fare decisioni internamente. Inoltre, non tutti gli sviluppatori di software usano questa caratteristica.

HWPM porta la gestione energetica sulla CPU, offrendo fino a quattro profili energetici che ottimizzano il server per ogni scenario d'uso, cosa che potete indicare nel BIOS. La CPU modifica poi le impostazioni power state dinamicamente, a seconda del profilo scelto. Non solo questo processo è più veloce, ma è anche compatibile con tutti i sistemi operativi - la CPU ignora semplicemente i suggerimenti dell'OS. Intel è negli stadi iniziali dello sviluppo di HWPM ma si aspetta che la tecnologia evolva rapidamente.

Consumo Linux-Bench

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Abbiamo misurato il consumo durante lo script Linux-Bench. La prima schermata mostra una visione generale dei server di test in un'immagine. Poi abbiamo altre due schermate che dipingono un'immagine più chiara.

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La piattaforma Supermicro è senza sorprese più efficiente della software development platform di Intel. Dopotutto è un sistema di produzione con alimentatori 80 PLUS Titanium.

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Le CPU Xeon E5-2699 v3 consumano più energia rispetto ai processori Broadwell-EP sulla stessa piattaforma di sviluppo Intel, il che la dice lunga dato il numero simile di core. Il 2643 v3 consuma meno energia a causa del numero di core inferiore. Da qui nasce una considerazione importante: non è saggio fornire risorse della CPU superiori a quelle richieste dal carico di lavoro. È meglio scegliere la giusta CPU per la vostra applicazione.

Consumo sotto carico e in idle

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02 r 600x450 (7)

Abbiamo misurato il consumo di picco durante una sessione di Linpack per coprire ogni uso della piattaforma. La configurazione di Supermicro è ancora la più efficiente. Abbiamo registrato i wattora consumati durante lo script Linux-Bench e riscontrato che la piattaforma Supermicro offre un'efficienza più alta. La seconda generazione Xeon E5 consuma meno energia ma è anche meno veloce.

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