Introduzione
Più di un anno fa iniziammo una serie di articoli su come rompere una chiave WEP. Chiunque li legga oggi però, capisce subito quanto siano obsoleti,e quanto ci sia bisogno di un aggiornamento. Detto questo, quei primi articoli contengono tantissime informazioni tutt'oggi valide, quindi, se ancora non l'avete fatto, vi suggeriamo di leggere almeno il primo della serie, così da ottenere una base di conoscenze da cui partire.
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Prima di continuare, permetteteci di evidenziare alcuni punti che potranno far risparmiare tempo e sforzi ai lettori che vogliono mettere in pratica queste tecniche:
- Per seguire senza grossi problemi i passi discussi in questa guida, avrete bisogno di una minima familiarità con le terminologie e i prìncipi del mondo delle reti. Dovreste trovarvi a vostro agio utilizzando programmi basati su righe di comando e senza interfacce grafiche; una minima familiarità con Linux non guasterebbe.
- Queste procedure suppongono che la WLAN a cui si punta abbia, almeno, un client associato ad un AP o ad un router wireless. Non funzionano con AP senza client associati.
- Accedere alle reti di chiunque altro senza il suo consenso è un crimine in alcuni stati e giurisdizioni e, oltretutto, non rientra tra le regole del buon vicinato.
Di cosa avete bisogno, oggi, per rompere una rete wireless protetta da una chiave WEP? La buona notizia è che, probabilmente, avete già tra le mani tutto ciò che vi serve, visto che sono stati fatti molti progressi sia nel mondo open source che in quello degli strumenti per l'intromissione in reti wireless.
Sono lontani i tempi in cui era necessario possedere hardware costoso e difficile da trovare (come le due schede Wi-Fi PRISM 2 e i due computer della guida originale). Oggi sono supportati molti più chipset, ed è possibile fare tutto da una singola macchina!
I migliori strumenti per rompere chiavi WEP sono stati sviluppati dalla squadra di Aircrack-ng, e sono proprio quelli che andremo ad usare. Aircrack-ng ha creato una raccolta di programmi dedicati alla rottura di chiavi WEP e WPA-PSK. Nonostante il pacchetto completo consista in ben sette programmi (più qualche strumento), noi ne utilizzeremo solo quattro:
- airmon-ng: per passare dalla modalità wireless adapter a quella monitor
- airodump-ng: per la ricerca di reti WLAN e la cattura di pacchetti dati
- aireplay-ng: per la generazione di traffico
- aircrack-ng: per recuperare la chiave WEP
Nonostante esistano versioni del pacchetto in grado di funzionare su sistemi operativi Windows e addirittura Zaurus (!), noi utilizzeremo una versione Linux. Non preoccupatevi se non siete esperti di questo sistema operativo. Dato che utilizzeremo il live CD BackTrack 2 (BT2), non si farà alcuna modifica al contenuto dell'hard disk della vostra macchina Windows. Nella distribuzione di BT2 è incluso l'intero pacchetto aircrack-ng.
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