Russi cercano di vendere 35.000€ di RTX 3070 Ti, ma vengono arrestati

Alcuni malintenzionati hanno cercato di vendere 20 GeForce RTX 3070 Ti rubate, ma le cose sono andate piuttosto male.

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a cura di Antonello Buzzi

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Se già la carenza di semiconduttori aveva reso difficile la vita a coloro che stavano cercando di acquistare una nuova scheda grafica per la propria configurazione, la situazione è decisamente peggiorata le persone che risiedono in Russia. Infatti, come probabilmente già saprete, quest'ultima ha recentemente invaso l'Ucraina, dando origine a una vera e propria guerra, tanto che diversi paesi in tutto il mondo, tra cui l'Italia, hanno condannato il gesto e imposto severe sanzioni allo scopo di costringere Vladimir Putin a ritirare le sue truppe a causa della mancanza di fondi per continuare l'operazione.

Nonostante, almeno per ora, questo non sia ancora successo, attualmente i cittadini russi si trovano in una condizione piuttosto sfavorevole. In particolare, Intel, AMD e NVIDIA hanno deciso di non vendere più i propri prodotti sul territorio, innescando un aumento ancora più massiccio dei prezzi degli articoli ancora disponibili in vendita. Pensando di ricavare un alto guadagno, alcuni lavoratori dell'azienda russa "Wildberries", come riportato dai colleghi di TechPowerUp e Mash, hanno rubato 20 schede video GeForce RTX 3070 Ti dal magazzino nel quale erano conservate. Ciascuna di esse, viene valutata circa 200.000 rubli (1.761,68 euro), per un bottino complessivo di 35.233 euro.

Tuttavia, a quanto pare gli individui in questione non sono stati molto furbi, dato che hanno cercato di venderle ad un banco dei pegni che, insospettito dal numero di prodotti nuovi ad alto costo, ha contattato le autorità, portando all'arresto delle persone coinvolte e alla restituzione della merce ai legittimi proprietari. Forse non sarà l'ultima volta che sentiremo parlare di situazioni simili.

Per quanto riguarda il resto del mondo, ieri vi abbiamo riportato che NVIDIA dovrebbe aver abbassato il costo delle GPU per il suo partner fino al 12%, il che lascia ben sperare per una diminuzione complessiva dei prezzi delle schede video nel corso dei prossimi mesi. Per ulteriori dettagli, vi consigliamo di leggere il nostro precedente articolo dedicato.