Introduzione
L'orologio batte lento nel mondo delle workstation OpenGL. Differentemente dalle schede grafiche per i videogiochi, nessun produttore presenta nuovi prodotti ogni quattro mesi, ma si seguono le vecchie virtù della maturità e stabilità. Questo è tuttavia un buon approccio dato che tecnicamente l'hardware OpenGL non è differente rispetto la controparte per i giochi - anche se il prezzo è tre volte maggiore!
Per far si che il posizionamento dei prodotti abbia l'effetto desiderato, viene utilizzata un'etichetta indipendente (FireGL al posto di Radeon) e viene modificato il BIOS della scheda e alcuni bit del micro codice del chip. Ciò significa che gli utenti non possono utilizzare i driver FireGL sulle schede Radon, e vice versa. I driver stessi integrano dei "freni artificiali", che non permettono a una scheda per videogiochi di offrire buone prestazioni nell'arena OpenGL - riservata alle schede per workstation. In questo campo, sia ATI che NVidia utilizzano lo stesso processo per posizionare i loro prodotti.
Che cosa giustifica quindi l'enorme differenza di prezzo? La maggior parte dei costi riguarda il supporto e lo sviluppo dei driver. Nessun utente OpenGL deve rimanere in balia ai problemi che potrebbe incontrare, situazione opposta per i giocatori. Inoltre, passa molto tempo prima che i driver OpenGL vengano certificati stabili, e i costi di sviluppo vengono riversati sui client. Perché nessuno si ribella a questa situazione? Semplice: le workstation per ingegneria e designer offrono un grande contributo di valore nel processo produttivo. I costi per le strutture hanno poca importanza, dato che le workstation sono spese che vengono riassorbite velocemente dai mercati che interessano.
Ora che 3Dlabs ha fermato la produzione di schede OpenGL, ci sono solo due produttori in gioco: ATI e NVIDIA. Abbiamo testato le schede FireGL e V7350 e V7300 di ATI; il prodotto concorrente è l'Nvidia Quadro FX4500 che, seppur non è un prodotto nuovo, ha ancora qualcosa da dire, come mostrano i nostri test.