Schede identiche ma nomi diversi, Nvidia si scagiona

Una scheda video, dal giorno alla notte, cambia il nome. Perché? Nvidia punta il dito contro i grandi produttori di PC e si tira fuori dalla scelta. Lo scaricabarile, però, non aiuta il consumatore e la confusione regna sovrana.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Nvidia si chiama fuori dalle accuse di "rimarchiatura selvaggia" delle schede video. Stiamo parlando del cosiddetto "rebranding", ovvero il cambio di nome di un prodotto senza che siano state apportate novità significative.

In questo periodo è una pratica diffusa soprattutto in casa Nvidia (AMD non è esente), in particolare per quanto riguarda le schede video di fascia bassa, come le soluzioni delle serie G200 e GT200 che sono state "portate" nella serie 300 senza alcun apparente motivo.

Vuoi un nuovo prodotto? Basta un timbro!

Secondo Nvidia sono i grandi produttori di PC (OEM) a richiedere nuovi nomi per i prodotti, in modo da avere qualcosa di più fresco (ma che non lo è) da vendere ai clienti. Fortunatamente questa pratica è confinata il più delle volte al mondo OEM e non al canale di vendita al dettaglio. Tuttavia rimane vivo il ricordo di manovre che hanno portato confusione tra i consumatori, come la transizione del chip G92 - in veste quasi identica - dalla 8800 GT all'odierna GTS 250, passando per la 9800 GT (sicura Nvidia di non c'entrare nulla?).

Prestando fede alle parole dell'azienda, non resta che sperare che il fenomeno venga contenuto. La tattica di confondere il cliente farà bene ai grandi OEM, ma ha un rovescio della medaglia: una cattiva pubblicità per chi produce la scheda.