Supercomputer, la Cina stacca gli Stati Uniti

I supercomputer cinesi non solo sono i più potenti, ma ora sono anche più numerosi di quelli USA.

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a cura di Manolo De Agostini

La nuova edizione della TOP500, la lista che mette in fila i supercomputer più potenti al mondo, vede il sorpasso cinese ai danni degli Stati Uniti. Non per il supercomputer più potente, quello è già avvenuto da tempo, ma per il numero di sistemi in classifica: 202 contro 144. Per la Cina è ovviamente il picco più alto mai raggiunto, mentre per gli USA è il livello più basso da 25 anni a questa parte.

Appena sei mesi fa gli Stati Uniti guidavano con 169 supercomputer, mentre la Cina era "ferma" a 160. A seguire, molto più staccati, Giappone (35 sistemi), Germania (20), Francia (18) e Regno Unito (15). La Cina ha anche superato gli States per prestazioni complessive con la superpotenza asiatica che ora vanta il 35,4% dei flops totali, mentre gli Stati Uniti si fermano al 29,6%.

top5 november2017 supercomputer top500

La lista dei primi dieci supercomputer al mondo rimane pressoché invariata rispetto a luglio, con un paio di eccezioni. Davanti a tutti, per la quarta edizione consecutiva, c'è il cinese Sunway TaihuLight con prestazioni di 93,01 petaflops misurate in High Performance Linpack (HPL). A seguire, nettamente staccato, il Tianhe-2 (Milky Way-2) con 33,86 petaflops. Il supercomputer svizzero Piz Daint, è terzo con 19,59 petaflops dopo l'aggiornamento dello scorso anno alle Nvidia Tesla P100, che ne hanno più che raddoppiato le prestazioni.

Il quarto supercomputer al mondo si chiama Gyoukou, ed è un sistema giapponese capace di offrire una potenza di 19,14 petaflops grazie a processori Intel Xeon e acceleratori PEZY-SC2. In totale il sistema conta su 19.860.000 core, il livello più alto mai raggiunto da un sistema della TOP500. Chiude le prime cinque posizioni il Titan, un sistema statunitense con 17,59 petaflops di potenza, figli principalmente degli acceleratori Nvidia Tesla K20X.

xeon scalable

In sesta posizione c'è il Sequoia (17,17 petaflops) e in settima c'è il Trinity, aggiornato di recente con processori Intel "Knights Landing" Xeon Phi per un totale di 14,14 petaflops. Ottava posizione per Cori, un supercomputer statunitense con 1630 nodi Intel Xeon "Haswell" e 9.300 Intel Xeon Phi 7250 (14,01 petaflops).

Chiudono la top 10 l'Oakforest-PACS (Giappone) con soluzioni Intel "Knights Landing" Xeon Phi che gli consentono di raggiungere 13,55 petaflops, e il K computer di Fujitsu, anch'esso installato in terra nipponica con 10,51 petaflops.

Da annotare che per la prima volta tutti i primi 10 supercomputer hanno raggiunto una potenza di oltre 10 petaflops. Un totale di 102 sistemi usa coprocessori / acceleratori, rispetto ai 91 di sei mesi fa. 86 di questi usano GPU Nvidia, mentre 12 coprocessori Intel Xeon Phi e 5 acceleratori PEZY Computing. Due sistemi sono basati su una combinazione di GPU Nvidia e coprocessori Intel, mentre altri 14 usano Xeon Phi come processore centrale.

supercomputer

La classifica complementare Green500, vede le prime tre posizioni occupate da tre supercomputer installati in Giappone, tutti basati su architettura ZettaScaler-2.2 e con acceleratore PEZY-SC2. L'SC2 è un chip con 2048 core capace di offrire 8,19 petaflops di potenza in singola precisione. Il sistema più efficiente si chiama Shoubu system B e offre un'efficienza di 17 gigaflops/watt. Poco sotto il Suiren2 con 16,8 gigaflops/watt, con il Sakura a seguire a 14,2 gigaflops/watt.

Il quarto supercomputer più "green" è un sistema DGX SaturnV Volta, che è installato nel quartier generale di Nvidia a San Jose: è il 149esimo sistema della TOP500 e offre un'efficienza di 15,1 gigaflops/watt.

produttori supercomputer

Per quanto riguarda i produttori, HPE è leader per supercomputer installati con 122, quasi un quarto della classifica TOP500. Sei mesi fa però l'azienda ne contava ben 144, quindi c'è stato un calo. Passo indietro anche per Lenovo, con 81 supercomputer installati contro 88. A crescere sono Inspur, a quota 56 rispetto ai 20 precedenti e Sugon, con 51 macchine contro 44. Cray passa da 57 a 53. IBM chiude con 19 sistemi.

La TOP500 ha introdotto infine anche un altro risultato di test chiamato High-Performance Conjugate Gradient (HPCG) che serve per offrire uno sguardo "più bilanciato" alle prestazioni. Questo benchmark incorpora calcoli che rappresentano meglio il mix di modelli di accesso ai dati e alle operazioni usate in molti codici per supercomputer.

A questo riguardo c'è un completo ribaltamento della classifica con il K computer di Fujitsu che balza al top con 602,7 teraflops, seguito dal Tianhe-2 con 580 teraflops. Il supercomputer Trinity è terzo con 546,1 teraflops, seguito dal Piz Daint (486,4 teraflops) e dal Sunway TaihuLight con 480,8 teraflops.