Display e Penna

Surface Pro 3 alla prova d'uso si rivela un buon notebook, nonostante tastiera e touchpad migliorabili, e un buon tablet, a patto che lo si usi su un piano d'appoggio. Ecco pro e contro di questa soluzione.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Display di alta qualità

Il display è grande per non far invidiare all'utente quello del notebook, molto luminoso per essere ben visibile all'aperto alla pari dei tablet, con uno dei migliori touch in circolazione. La risoluzione (2160 x 1440 pixel) è forse un po' troppo alta rispetto alla diagonale da 12 pollici, ma agendo sulle impostazioni di Windows si può ottenere comunque una buona leggibilità. Usandolo come notebook, con la tastiera, questa scelta premia il Surface Pro 3, che garantisce una buona visualizzazione dei contenuti – soprattutto quando si usa l'interfaccia desktop di Windows 8.1.  

Sostegno posteriore e uso come tablet

Tra gli aspetti migliori di Surface Pro 3 si riconferma il sostegno posteriore, che permette di usarlo sempre comodamente sia che lo si tenga poggiato sulle ginocchia che su un tavolo; potremo quindi lavorare in treno, in aereo, sul divano oppure in ufficio. L'unica piccola limitazione è che chi è di bassa statura, quando usa Surface Pro 3 con tastiera appoggiato sulle gambe deve tenere i polsi appoggiati all'addome. Al contrario di quanto avviene con i prodotti tradizionali a conchiglia infatti bisogna lasciare lo spazio per aprire e appoggiare il sostegno. Abbiamo notato questo inconveniente in treno e in tram, mentre a casa o in ufficio si trova sempre una soluzione più agevole.

Di contro il grande schermo, unito al peso e allo spessore, fanno del Surface Pro 3 un pessimo tablet, troppo pesante e ingombrante per essere tenuto con una mano mentre con l'altra usa il touchscreen. Va bene per pochi minuti, ma si comprende fin troppo presto che bisogna trovare una soluzione diversa, ossia un piano d'appoggio. Una differenza sostanziale rispetto a un tablet puro. 

In compenso regolando il sostegno posteriore quasi sempre si riesce ad appoggiare il tablet da qualche parte in modo da consultare i contenuti senza fare fatica, a patto che non siate in piedi su un mezzo di trasporto o in coda a qualche sportello. In questo modo inoltre si riesce quasi sempre a trovare una posizione stabile grazie alla resistenza opposta dal sostegno ai cambi di inclinazione. Da questo punto di vista Surface Pro 3 è un esempio da imitare.  

La penna ottima 

La penna in dotazione è ottima e permette di ottenere il meglio dal digitizer integrato nello schermo. Uno strumento pregevole per prendere appunti o disegnare, anche se è da ammettere che Surface Pro 3 non è l'unico dispositivo ad esserne dotato: per esempio il Vaio Duo 13 di Sony aveva in dotazione un pennino di pari qualità, fabbricato con materiali simili. E in circolazione non mancano tablet e phablet (quasi sempre di fascia professionale) dotati di un digitizer di alta qualità. Insomma sotto questo aspetto Surface Pro 3 si allinea a uno standard di alto livello senza innovare, ma non per questo il digitizer e il pennino sono dettagli trascurabili. 

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