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a cura di Andrea Ferrario

Editor in Chief

La comodità e trasportabilità di un tablet e l’ergonomia di un notebook, questi sono i punti di forza della linea Surface (Go e Pro) di Microsoft. Altri produttori ci hanno provato, con risultati, nel migliore dei casi, solo tiepidi. Probabilmente è la profonda conoscenza di Windows che ha permesso a Microsoft di rendere i Surface migliori di tutti gli altri, e questo cammino non si è ancora fermato e trova il suo apice, oggi, in Surface Pro 8. Chi vi scrive non è un fan di questa tipologia di dispositivi, poiché preferisce il classico notebook (come Surface Laptop 4), ma i miglioramenti e la qualità dell’ultimo arrivato in casa Microsoft non possono essere negati.

Rifinito nel design, che era praticamente rimasto invariato per anni, pone le sue basi nel Surface Pro X, un progetto ambizioso ma non particolarmente riuscito. Per rispolverare il concetto in maniera veloce, Pro X è basato su un processore Qualcomm, potenzialmente in grado di offrire un’autonomia stellare per tante ore di lavoro sempre connessi a Internet; tuttavia l’ottimizzazione di Windows e le varie applicazioni su piattaforma ARM non fa gridare al miracolo, e il risultato finale è un prodotto non particolarmente convincente nell’uso di tutti i giorni.

Surface Pro 8 è basato su processore Intel di fascia alta (per prodotti thin & light come questo), ha uno schermo di alta qualità, una tastiera con cui si digita in maniera precisa e veloce e un pennino sempre a portata di mano. Se vi piace questa tipologia di prodotto, Surface Pro 8 è oggi il meglio che potete acquistare.

Il design che convince, ma divide

Prima di entrare nel vivo della recensione valutando i vari aspetti tecnici, è necessario fare un preambolo sul design di Surface 8 Pro, comune a tutta la linea Surface (Go e Pro), migliorato negli anni ma che ancora potrebbe risultare non convincente in tutte le situazioni. Questo capitolo è dedicato principalmente a coloro che non hanno mai visto dal vivo un Surface. Il design è quello di un tablet classico, a cui è stato aggiunto un supporto nella parte posteriore che funziona da piedistallo e che sorregge il tablet. Il supporto può essere aperto con un ampio grado di angolazione, così da posizionare il dispositivo da “quasi completamente verticale” a “quasi completamente orizzontale”. È molto comodo perché quando posizionato su una superficie si adatta a qualsiasi angolo di visione.

La debolezza di questo design si nota quando vorrete trasformare Surface Pro 8 in un notebook, cioè abbinandolo a una tastiera. Da notare che l’acquisto della tastiera non è obbligatorio, quindi sembrerebbe che Surface sia principalmente pensato come tablet che, all’occorrenza e solo per chi lo vorrà, può diventare un notebook. Ma non è così, perché se è un tablet che avete bisogno, ci sono varie e migliori alternative da considerare. Dopotutto il sistema operativo è Windows, e anche nella sua ultima incarnazione in versione 11, è un OS che da il suo meglio con mouse e tastiera e non con pennino o dita. La tastiera è praticamente obbligatoria e Microsoft stessa mostra Surface 8 Pro (e anche tutti gli altri), nella maggior parte delle immagini nella configurazione con tastiera collegata.

Senza divagare oltre, anche dopo aver collegato la tastiera, il tablet, che a questo punto è diventato il corrispettivo del monitor, necessità sempre del supporto posteriore per sorreggersi. Non è un problema quando lo utilizzerete appoggiato a una superficie, ma diventa un compromesso in tutte le altre soluzioni. La bellezza di un notebook è che ovunque vi trovate potete aprirlo e usarlo facilmente appoggiato alle gambe; in treno, sdraiati sul divano, a letto, in aereo, il punto di appoggio è sempre e soltanto uno. Il design di Surface obbliga invece a considerare sempre un doppio punto di appoggio, non in tutte le posizioni risulterà comodo e, in ogni caso, non così comodo come un classico notebook. E inoltre la tastiera non è rigida e non è in grado di supportare alcun peso.

Insomma, Surface Pro 8 dal punto di vista ergonomico non può essere considerato come un vero notebook. Se vi trovate spesso in situazioni e posizioni “particolari”, senza una scrivania o un appoggio davanti a voi, dovreste chiedervi se un Surface Laptop 4, per rimanere in casa Microsoft, non sia forse una scelta migliore. Se invece pensate che il design di Surface non rappresenta un problema, è il momento di vedere come se la cava.

Design: doppia porta USB-C

Nonostante non sia facile innovare, sotto il profilo estetico, per un dispositivo il cui scopo è eliminare tutto il superfluo, Surface Pro 8 ha oggi un look più moderno, soprattutto grazie alla tastiera che arriva a filo del bordo inferiore, eliminando dalla vista la cornice. Quest’ultima rimane visibile nella parte superiore e accomoda le videocamere, non solo per effettuare videoconferenze ma anche per il riconoscimento del volto e lo sblocco automatico.

Nel bordo sinistro è presente il jack audio da 3.5 mm e il bilanciere del volume, mentre nel bordo opposto c’è il tasto di accensione, il connettore magnetico per la ricarica della batteria e il doppio connettore Thunderbolt 4 USB-C. Non esiste alcun altro connettore, situazione che oggi possiamo considerare normale e perciò non annoveriamo tra i difetti la dotazione limitata di porte.

Il caricabatterie è piccolo, leggero, e offre anche una porta USB aggiuntiva a cui collegare qualsiasi altro dispositivo che necessità di essere alimentato o ricaricato.

La tastiera si collega, come al solito, nella parte inferiore grazie a dei magneti. Si attacca e stacca con un semplice gesto. Distendendo il ripiegamento vicino al bordo si scopre l’alloggiamento del pennino, la Surface Slim Pen 2, che si ricarica tramite induzione wireless. Non la perderete, non ingombrerà e sarà sempre carica.

La tastiera, con tasti a isola dall’attivazione corta ma morbida, è un’ottima tastiera, che tuttavia manca di un supporto rigido. Ovviamente la volontà di mantenerla sottile e di non aggiungere ulteriore peso ha impedito a Microsoft di renderla più solida durante la digitazione, anche in modalità “distesa”, cioè con la zona porta pennino aperta, non sarà mai orizzontale al tavolo. Ciò porta a un continuo sfondamento ogni volta che si preme un tasto. Non è un feeling che ci piace, ma non è nemmeno un peccato mortale; è semplicemente qualcosa a cui ci si deve abituare, un compromesso legato alla massima trasportabilità.

Un dettaglio sicuramente interessante è la possibilità di accedere, dalla parte posteriore di Surface, all’alloggiamento del modulo SSD per procedere alla sostituzione in autonomia.

Non è un classico modulo M.2, come quelli presenti all’interno dei PC, ma è un modello 2230, più corto; ce ne sono di meno in commercio, ma esistono, e potrete ad esempio acquistare un modello da 1 TB a circa 150/200 euro.

Lo schermo, 13” e 120 Hz

Lo schermo ha una diagonale di 13” e una risoluzione di 2880x1920 pixel, è touchscreen e ha un refresh rate di 120 Hz. È uno schermo dalle buone doti statiche, con una luminosità di picco di poco più di 450 cd/m2, misurazione compatibile con quanto indicato da Microsoft. Sotto il punto di vista cromatico soddisfa i requisiti sRGB al 100%, ma raggiunge solo il circa 70% dello spazio colore DCI-P3. A meno che non siate fotografi o videomaker professionisti, non sarà un problema.

Il refresh rate massimo è di 120 Hz, è può essere impostato dal menù dello schermo. Di default è impostato a 60 Hz, e probabilmente questa scelta è per via dell’impatto sulla durata della batteria. Tra le caratteristiche che possono diminuire l’autonomia ce ne sono altre prima della velocità di refresh del monitor, ma se volete spremere ogni minuto dalle batteria, vi conviene rimanere sui 60 Hz. Il beneficio dell’elevato refresh rate è visibile in tutto quello che fa, e si traduce in una stabilità delle immagini, del cursore del mouse e della risposta del pennino superiore. Peccato che non sia stato implementato un sistema adattivo, come quello presente su iPad Pro, che cambia la velocità del refresh dello schermo in base a quello che si sta facendo, aumentandola quando si usa il pennino o si visualizzano immagini in movimento e diminuendola quando si visualizzano immagini statiche, ottenendo il meglio dei due mondi.

Videocamere e audio

La fotocamera posteriore del Surface Pro 8 è un modello da 10 megapixel, in grado di registrare video in 4K. La fotocamera frontale, forse quella più importante poiché verrà utilizzata per fare videocall, è da 5 megapixel ed è in grado di catturare immagini di buona qualità. Non rimarrete delusi dalla qualità del video catturato e trasmesso, ma certamente se vorrete fare foto vi converrà usare lo smartphone che avrete in tasca, migliore per questa tipologia d’uso.

Anche dal punto di vista audio, sia per la voce catturata dai due microfoni far-field sia per quella riprodotta dagli altoparlanti, potete aspettarvi buone prestazioni. Le prestazioni audio sono sorprendentemente buone anche durante la riproduzione di musica o film / serie TV; non sono al livello di quanto può fare iPad Pro, ma fanno ricadere Surface Pro 8 nel gruppo dei notebook con buone prestazioni audio, nonostante la resa dello spettro audio faccia sentire la mancanza di un po’ più di bassi. Insomma, ottimo per la voce, discreto per tutto il resto, ma sopra alla media.

Prestazioni

Il modello che abbiamo provato era basato sul processore Intel Core i7-1185G7, abbinato a 16 gigabyte di memoria RAM. Si tratta di un processore di fascia alta, utilizzato anche per notebook come il Dell XPS 13 o il Lenovo Yoga 9i. La grafica è gestita dall’integrata Iris Xe.

In breve, considerando i notebook “sottili e leggeri”, Surface Pro 8 rappresenta una prima scelta sotto il profilo hardware. Attenzione però a non considerare queste parole come per un notebook con cui è possibile utilizzare i videogiochi, poiché potreste rimanere delusi. In realtà potete giocarci, ma solo se è un’attività saltuaria. Surface Pro 8 è un 2-in-1 pensato pensato per la produttività di alto livello, è in grado di gestire tutte le applicazioni home & office senza problemi, permette di mantenere tante applicazioni aperte in contemporanea o tantissime finestre del browser, ma non fa molta differenza in ambito gaming dove la CPU non è molto importante, e l’Iris Xe aiuta in tante applicazioni di produttività, ma raggiunge solo prestazioni discrete nel gaming (a risoluzione limitata).

La piattaforma scelta da Microsft fa parte della linea “Evo” di Intel, ottimizzata per le applicazioni mobile. Se vi interessa approfondire le caratteristiche di questa piattaforma, potete leggere questo articolo.

Oltre alla configurazione con Intel Core i7, è disponibile anche in versione con Core i5 e tagli di memoria RAM di 8 e 16 GB. È possibile acquistare differenti tagli di spazio d’archiviazione per ogni abbinamento tra processore e RAM, ma come abbiamo già accennato, la possibilità di cambiare l’SSD ci porta a consigliare un po’ di fai-da-te che vi permette di risparmiare una bella cifra.

Autonomia

Definire la durata della batteria di un notebook è sempre questione di prospettive, poiché dipende molto dal modo in cui viene utilizzato. Non essendo un prodotto da gaming, con cui si può basare un test sull’uso di videogiochi (e anche in questo caso le variabili non mancano), il carico di lavoro su un notebook è soggetto a variabili infinite. Possiamo dirvi che con PCMark 10 abbiamo in loop abbiamo ottenuto un risultato superiore alle 8 ore, di conseguenza è semplice constatare che con Surface 8 Pro potrete fare un’intera giornata lavorativa senza bisogno del caricabatterie. Se consideriamo i potenziali tempi morti che si hanno durante una giornata, potrete aumentare questo valore di una buona percentuale. È un valore lontano dalle 16 ore decantate da Microsoft, che probabilmente possono anche essere raggiunte con un uso molto leggero, ma le oltre 8 ore che abbiamo misurato sono comunque un buon risultato.

In breve, se uscite di casa e dimenticate il caribatterie, potete stare tranquilli che arriverete a sera. Un ottimo risultato.

Tastiera e pennino

Abbiamo già parlato delle qualità (e dei difetti) della tastiera, con cui si digita bene, anche di notte grazie alla retroilluminazione, peccato per il supporto che si piega e muove ogni volte che si preme un tasto. Lo ribadiamo, ciò non rende la digitazione meno precisa, ma dovrete abituarvi. Il touchpad è sensibile e preciso, ci sarebbe piaciuta un’area più estesa, ma lo spazio non è molto.s

La Surface Slim Pen 2 è sufficientemente precisa e il feedback viene riportato praticamente istantaneamente. Oltretutto è disponibile anche un feedback aptico che è utilizzabile con alcune app e comunica la sensazione di scrivere su carta.

È un buon sistema di input, ma dovrete pensarci bene prima di acquistarla. Se non pensate di usare Surface Pro 8 per prendere appunti o disegnare, potrete anche fare a meno di questo accessorio. Soprattutto perché costa 134,99 euro, denaro che potrete destinare all’aggiornamento dell’SSD a un modello da 1 TB, con un costo di poco superiore.

Verdetto e chi dovrebbe acquistarlo

Surface Pro 8 parte da un costo di 999 euro per la versione con Core i5, 8 GB di memoria RAM e 128 GB di spazio di archiviazione. Ad eccezione della dimensione dell’SSD, che può essere sostituito con una spesa di 100/150 euro per un modello decisamente più capiente, pensiamo che come minimo dovreste puntare su un modello con 16 GB di memoria RAM (non sostituibile), a cui aggiungere almeno la tastiera (dai 160 ai 190 euro in base al modello). Il pennino, come detto poco fa, è utile sono de pensate di scrivere molto altrimenti potrete evitare di acquistarlo.

Quindi il prezzo di partenza per Surface 8 Pro, nella configurazione che consigliamo, cioè un Core i5 con 16 GB di memoria RAM e 256 GB di SSD, completo di tastiera, è di circa 1450 euro. Se volete il modello Core i7, come quello che abbiamo provato, il prezzo sale a 1600 euro circa (con tastiera).

Esistono 2-in-1 più convenienti, ma considerando quello che offre Surface 8 Pro, non è un prezzo fuori mercato, anzi ci sembra adeguato. La possibilità di sostituire l’SSD è un grande vantaggio sotto questo punto di vista.

Quindi, se vi piace il formato e siete alla ricerca di un 2-in-1 sottile e leggero, dovreste senza ombra di dubbio considerare l’acquisto di Surface 8 Pro, uno dei “Surface” più convincenti degli ultimi anni. Per le sue peculiarità e il valore che ha dimostrato durante il test, conferiamo a Microsoft Surface 8 Pro il nostro award.