Il Tavolo tecnico sulla copia privata, istituito dal Ministero per i Beni e le attività Culturali, attualmente non prevede la partecipazione delle associazioni dei consumatori. Sembra incredibile ma una delle più controverse iniziative degli ultimi mesi (Governo, più tasse su elettronica e supporti ottici) sarà monitorata da "rappresentanti delle amministrazioni competenti, dalla Siae e dalle associazioni di categoria dei titolari dei diritti e dei produttori di apparecchi e supporti" e basta.
MiBAC
La scelta di affrontare la questione con un dibattito permanente è condivisibile, meno comprensibile invece quella di rideterminare da un giorno all'altro la tassa sulla copia privata e ampliare il numero di beni soggetti all'obolo senza consultare nessuno. Sorvoliamo poi sull'opportunità di regalare 300 milioni di euro all'anno alla Siae – la stima è delle associazioni dei consumatori.
La speranza è che Mario Torsello del MiBAC consenta anche ai cittadini di esprimersi e partecipare. Nel decreto si legge infatti che "il Tavolo di lavoro tecnico può essere integrato, di volta in volta, su disposizione del Coordinatore, con i rappresentanti delle associazioni e degli enti interessati".