Tendinite da mouse in aumento, ne soffrono di più le donne

Troppo tempo al PC, per lavoro o per svago, e si finisce con un polso dolorante: la tendinite da mouse è una patologia sempre più diffusa tra la popolazione e sono specialmente le donne a soffrirne di più.

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a cura di Pasquale Macrì

Se già una vita sedentaria comporta una serie di disturbi facilmente prevenibili con l'attività fisica, l'utilizzo prolungato di mouse e tastiera può anche peggiorare le cose, specie per le donne. Secondo gli ultimi studi realizzati dall'ortopedico Carlo Felice De Biase, Responsabile Unità Operativa Semplice Chirurgia Ortopedica e Traumatologica Arto Superiore all'Ospedale San Carlo di Nancy di Roma, sono tre su dieci le persone che soffrono di "tendinite da mouse".

"Si tratta di un'infiammazione del tendine abduttore, cioè del prolungamento del muscolo che consente il movimento del pollice. Utilizzando il mouse, infatti, si tiene il braccio fermo, mentre si muove in continuazione il polso: in questo modo i tendini sono sottoposti per molto tempo ad un movimento innaturale e può succedere che si infiammino", ha spiegato De Biase.

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Anche se la tendinite da mouse può colpire chiunque passi tante ore al PC, gli studi hanno designato delle categorie particolarmente a rischio, come i programmatori e i disegnatori che, per forza di cose, passano molto tempo davanti a un computer. Inoltre, sono spesso le giovani donne ad essere più vulnerabili a questo problema: "Un'altra caratteristica che espone al rischio di tendinite da mouse è il fatto di avere i muscoli, e quindi i tendini, poco allenati: è forse per questo motivo che ben il 10% delle persone colpite è rappresentato da giovani donne, che di solito hanno il polso sottile'', ha affermato l'ortopedico.

Come sempre, la soluzione è praticare sport, specie quelli che rafforzano i muscoli dell'avambraccio come il tennis. E se la prevenzione o il riposo non bastano, è possibile ricorrere a trattamenti medici come il laser, gli ultrasuoni e la ionoforesi, che consiste nell'applicazione di due elettrodi, uno positivo e uno negativo, sulla parte danneggiata.