Rendering, compressione e codifica

Prova di AMD Ryzen 5 2400G, soluzione che abbina una CPU con 4 core / 8 thread Zen e una GPU Vega con 11 CU. Nella recensione anche il modello Ryzen 3 2200G.

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a cura di Andrea Ferrario

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Rendering

Ci aspettiamo che gli 8 thread di Ryzen 5 2400G siano competitivi con i 6 thread del Core i5-8400 nei carichi multi-thread, e anche se non è al comando, dopo l'overclock è molto competitivo rispetto al suo concorrente più costoso. In generale il Core i5-8400 è davanti, ma Ryzen 5 2400G è molto efficiente nelle operazioni che usano in modo più efficace il maggior numero di thread, come Cinebench, Corona e Luxmark. Come da previsioni, i test single-core vanno in favore di Intel, ma l'overclock aiuta a chiudere il gap.

Codifica e compressione

L'architettura Ryzen si è sempre comportata alla grande con i carichi di decompressione, e la stessa cosa vale per Raven Ridge. Ryzen 5 2400G è davvero competitivo anche nei carichi di compressione multi-core. Nel mentre, Core i3-7100 e A10-9700 si dimostrano inadeguati per questi carichi.

Ryzen 5 2400G si comporta incredibilmente bene in LAME, carico principalmente single-thread. Questo risultato ci porta a credere che il test benefici di una basse latenza cache, con i processori Intel che mantengono il loro vantaggio legato alle prestazioni per core.

C'è una differenza più grande tra i processori Intel e AMD durante il test HandBrake x265 rispetto a quello x264. Questo è probabilmente dovuto all'uso pesante da parte del primo delle istruzioni AVX, ma qui non vediamo le normali disparità. Ryzen 5 è molto più competitivo con i carichi AVX rispetto alle previsioni.

Parlando di AVX, vediamo anche i risultati di y-cruncher, un programma single e multi-thread che calcola il Pi greco usando istruzioni AVX. Abbiamo testato con la versione 0.7.3.9474, che include ottimizzazioni Ryzen. I processori Intel hanno un grande vantaggio nel test single-thread di y-cruncher, ma di nuovo vediamo una differenza inferiore alle attese nei carichi AVX multi-thread. Crediamo che la minore latenza della cache aiuti ad alimentare i core in questi carichi AVX affamati di dati, portando a migliori prestazioni.