Conclusioni

Prova dei nuovi Crucial BX300 da 480 e 240 GB. Con controller SMI SM2258 e memoria Micron 3D MLC Gen 1 sono una piacevole sorpresa nel panorama degli SSD SATA.

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a cura di Tom's Hardware

È raro vedere buone prestazioni con un SSD SATA moderno, ma finalmente sembra che i progettisti di controller siano riusciti a tramutare l'acqua in vino. Sembra che le aziende abbiano finalmente imparato come estrarre prestazioni dalle nuove 3D NAND.

Dietro al Crucial BX300 c'è di più di quello che appare in superficie. La serie ha una resistenza ridotta che potrebbe essere legata alle aggressive attività in background. Le aziende hanno dovuto barattare la resistenza per le prestazioni perché ogni ciclo di pulizia, che è critica per assicurare alte prestazioni, consuma cicli di scrittura.  

crucial bx300 interno 04

Oltre a questo il BX300 ha altri aspetti peculiari, come la NAND MLC. Di solito si usa quella TLC nel settore entry-level, e questo fa pensare che l'azienda volesse portare qualcosa di competitivo sul mercato. Crucial ci è riuscita, ma non ci aspettiamo una vita lunga per questa serie perché la 3D NAND Gen 2 di Micron è già in produzione.

Tra i due SSD testati, il BX300 da 240 GB è un miglior prodotto nella sua classe rispetto al modello da 480 GB, ma quest'ultimo ha un valore migliore con un costo per gigabyte inferiore.

crucia bx300 01

Dispiace non vedere un modello da 1 TB. Prezzi alla mano i due modelli testati sono sullo stesso livello dei Samsung 850 EVO. Il BX300 è un passo sopra gli SSD entry-level testati negli ultimi due anni.

Le unità forniscono prestazioni eccezionali in alcuni casi ma comunque inseguono gli EVO, seppur di poco, nelle applicazioni base. Non noterete differenze nell'uso quotidiano, quindi a seconda del prezzo sono unità da tenere in considerazione.