Design, materiali e qualità

Recensione - Test del Portégé R930, un ultrabook che Toshiba indirizza ai professionisti, dotato di unità ottica integrata, lettore di impronte digitali e chip TPM. Prestazioni e autonomia sono nella media, il prezzo è un po' salato.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Design, materiali e qualità

Al posto della solita forma a cuneo tipica degli ultrabook la base ha uno spessore generoso sia in corrispondenza del poggiapolsi sia all'altezza delle cerniere del coperchio. Il motivo, a parte i piedini in gomma che tengono sollevata la base dalla scrivania per migliorare la ventilazione, è che sono stati predisposti tutti i connettori standard per risparmiare agli utenti il disturbo di usare adattatori.

La dotazione eccede a quella di routine degli ultrabook perché comprende anche un connettore eSATA standard combinato con l'unica USB 2.0 presente, e un lettore standard per le Express Card da 34 e da 54 millimetri, che però è un po' scomodo da raggiungere dato che è situato sul fondo della base.

Toshiba Portégé R930 - Clicca per ingrandire

In compenso non mancano due USB 3.0 standard, il connettore Ethernet e le uscite video VGA e HDMI. Stranamente è assente il lettore di schede di memoria: probabilmente non trovava posto nella base compatta di un 13 pollici, in cui è stato infilato anche un masterizzatore DVD ultraslim. Un componente spicca su tutti perché di solito è assente: il vano per la scheda SIM abbinato al modulo 3G integrato, che consente piena connettività anche in movimento.

Lato destro - Clicca per ingrandire

Lato sinistro - Clicca per ingrandire

Lato frontale - Clicca per ingrandire

Lato posteriore - Clicca per ingrandire

Tutte le porte sono sui lati corti: una buona notizia perché sono a portata di mano. Le scelte all'insegna della praticità contraddistinguono anche la parte interna, dove si trova una tastiera a isola che sfrutta tutta la base in larghezza, così da mettere a disposizione tasti di larghezza standard (16 millimetri) e ben distanziati (4 millimetri) per evitare le doppie battiture. Caratteristica la funzione di zoom che si attiva selezionando insieme il tasto FN e la barra spaziatrice. Da notare che la tastiera è resistente agli schizzi d'acqua.

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Il touchpad non è moderno: Toshiba ha mantenuto il suo classico prodotto professionale, con un'area sensibile da 8,5 x 5,1 centimetri, che sovrasta i pulsanti di selezione cromati e separati dal lettore di impronte digitali a scanner. Sopra c'è il pulsante per disattivare il touchpad durante la digitazione in modo da evitare selezioni indesiderate. Tutto molto comodo, ma non è facile tracciare le selezioni multigesture in uno spazio così ristretto.