Una startup vuole portare i data center sulla Luna

Una startup sta già lavorando per realizzare un complesso di data center sull'unico satellite naturale della Terra: la Luna.

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a cura di Antonello Buzzi

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I data center stanno diventando sempre più potenti, assetati di energia e difficili da raffreddare a causa della loro enorme potenza. Senza contare che la loro stessa esistenza può essere minata da eventi catastrofici di carattere naturale o militare.

A quanto pare, come riportato da DataCenterKnowledge, qualcuno ha pensato a come risolvere questi problemi in maniera radicale. Infatti, la startup Lonestar Data Holding ha intenzione di stabilire una rete di data center addirittura sulla Luna e si è già messa all’opera contattando Intuitive Machines per le prime due missioni sulla superficie lunare e per la costruzione del primo data center sull’unico satellite naturale della Terra.

Chris Stott, fondatore di Lonestar, ha affermato:

I dati sono la più grande moneta creata dalla razza umana. Dipendiamo da essi per quasi tutto ciò che facciamo ed è troppo importante per noi come specie per conservarli nella sempre più fragile biosfera terrestre. Il più grande satellite della Terra, la nostra Luna, rappresenta il luogo ideale per conservare in sicurezza il nostro futuro.

Per quanto riguarda il calcolo vero e proprio, Lonestar intende affidarsi a server Skycorp basati sull’architettura open source RISC-V. Dennis Wingo, CEO e fondatore di Skycorp ha dichiarato, a tal proposito:

Skycorp è lieta di poter fornire la sua avanzata architettura server multi-core RISC-V nello spazio al team di Lonestar. Il nostro sistema è attualmente in funzione come primo server web al mondo sulla Stazione Spaziale Internazionale e non vediamo l'ora di sostenere Lonestar nella loro innovativa applicazione lunare il prossimo anno.

Ovviamente, un progetto di questo tipo è molto complesso, in quanto sarà necessario pianificare un adeguato sistema di alimentazione e tecnologie di comunicazione adatte a trasmettere e ricevere dati velocemente. Sicuramente, qualche pannello solare non basterà; quindi, si sta pensando a impiegare dei piccoli reattori nucleari. Inoltre, sarà doveroso mettere al riparo il complesso dai meteoriti che colpiscono la superficie lunare con cadenza quotidiana.