Il problema del degrado delle prestazioni nei sistemi di raffreddamento a liquido all-in-one rappresenta da sempre una delle principali sfide per chi sceglie questa soluzione per il proprio PC. Con il passare del tempo, anche i migliori dissipatori AIO mostrano una progressiva perdita di efficienza, costringendo gli utenti a sostituirli dopo pochi anni di utilizzo. La causa di questo fenomeno è ben nota agli addetti ai lavori: i residui di flux utilizzati durante la produzione dei radiatori si staccano gradualmente e viaggiano attraverso il circuito di raffreddamento.
Questi frammenti microscopici finiscono inevitabilmente per accumularsi nelle microalette della piastra a contatto con la CPU, il cuore del sistema di raffreddamento. L'ostruzione progressiva riduce il flusso del liquido refrigerante e compromette lo scambio termico, trasformando un dissipatore inizialmente performante in una soluzione sempre meno efficace. Per comprendere la portata del problema, basta considerare che dopo alcuni anni di utilizzo quasi tutti gli AIO mostrano segni evidenti di questa problematica.
La casa produttrice cinese Valkyrie ha deciso di affrontare la questione con un approccio innovativo che potrebbe rivoluzionare il settore. La loro soluzione prevede l'installazione di un filtro per il flux posizionato strategicamente all'ingresso del radiatore, proprio dove questi residui problematici tendono a formarsi. Il dispositivo agisce come una barriera protettiva, catturando le particelle prima che possano entrare nel circuito e raggiungere le delicate microalette del blocco CPU.
Ma l'innovazione di Valkyrie non si ferma qui. L'azienda ha implementato anche una tecnica di produzione a basso rilascio di particelle per i radiatori, riducendo ulteriormente la quantità di flux che può staccarsi durante la vita operativa del prodotto. Il flux, normalmente utilizzato per prevenire l'ossidazione durante la saldatura dei componenti metallici, non rappresenta più una minaccia grazie a questo doppio sistema di protezione.
Il processo produttivo prevede inoltre un'ispezione interna accurata di ogni singolo radiatore prima dell'assemblaggio finale, garantendo standard qualitativi elevati sin dalla fabbricazione. Questa attenzione ai dettagli manifatturieri si traduce in un prodotto che mantiene le sue caratteristiche prestazionali nel tempo, aspetto che molti produttori tendono a trascurare o ignorare completamente.
Per dimostrare l'efficacia di queste innovazioni, Valkyrie ha sottoposto il proprio modello VK N360 a un test di stress particolarmente severo. Il dissipatore è stato messo alla prova per 72 ore consecutive, mantenendo il liquido refrigerante a temperature superiori ai 90°C ininterrottamente. I risultati hanno superato ogni aspettativa: al termine di questo stress test prolungato, il sistema ha mostrato un degrado prestazionale di appena 1°C, un dato che conferma la validità dell'approccio adottato.