L'entrata in vigore dell'Online Safety Act britannico ha scatenato una vera e propria corsa alle VPN nel Regno Unito, con picchi di download che hanno raggiunto percentuali straordinarie e hanno trasformato radicalmente il panorama delle app più scaricate. La nuova legislazione, che obbliga i siti web a impedire l'accesso dei minori ai contenuti per adulti attraverso sistemi di verifica dell'età, ha generato una reazione immediata e massiccia da parte degli utenti britannici. Questo fenomeno rivela non solo le preoccupazioni dei cittadini riguardo alla privacy, ma anche la loro rapidità nell'adottare soluzioni tecniche per aggirare le restrizioni imposte dal governo.
Una crescita esplosiva senza precedenti
I dati raccolti da vpnMentor dipingono un quadro impressionante dell'impatto immediato della legge. La domanda di servizi VPN è cresciuta in modo costante dopo l'implementazione dell'Online Safety Act, raggiungendo un picco del 6.430% che si è mantenuto per quasi due ore consecutive. Anche durante il weekend, quando tipicamente l'utilizzo di internet diminuisce, si sono registrati aumenti compresi tra il 900% e il 4.000%.
Proton VPN, uno dei protagonisti di questa impennata, ha registrato un incremento del 1.400% nelle iscrizioni orarie, mentre le ricerche Google per "Proton" sono aumentate di cento volte il 25 luglio. Attualmente, ben cinque diversi fornitori di VPN figurano tra le 10 app più scaricate dall'App Store di Apple, con ProtonVPN al primo posto e NordVPN anch'esso nella top 10.
Creatività digitale contro i controlli
L'ingegnosità degli utenti nel trovare metodi alternativi per aggirare i sistemi di verifica dell'età ha sorpreso molti osservatori. Tra le soluzioni più inaspettate spicca l'utilizzo della modalità foto del videogioco Death Stranding, che è riuscita a ingannare alcuni sistemi di controllo, incluso quello k-ID utilizzato da Discord. Altri metodi includono l'uso di patenti di guida generiche trovate online, evidenziando le vulnerabilità presenti in molti sistemi di verifica.
Yoti, il software di verifica dell'età utilizzato da piattaforme come Instagram e OnlyFans, è diventato improvvisamente una delle app più scaricate nel Regno Unito. Questo boom riflette la necessità per molti siti di conformarsi rapidamente alla nuova legislazione, che prevede sanzioni severe per i trasgressori.
Il peso delle sanzioni e le resistenze
Le aziende non possono permettersi di ignorare la nuova normativa, considerando che le penalità possono raggiungere i 18 milioni di sterline o il 10% del fatturato globale. Per le multinazionali, questo potrebbe tradursi in multe miliardarie, rendendo il rispetto della legge una priorità assoluta dal punto di vista economico.
Le critiche alla legislazione non sono mancate, con figure di spicco come Elon Musk che hanno definito l'Online Safety Act una "soppressione della libertà di parola". Molti utenti si mostrano riluttanti a condividere informazioni personali per accedere ai contenuti online, temendo che dati sensibili come selfie, foto di documenti d'identità o dettagli delle carte di credito possano essere compromessi.
Regno Unito vs Francia: reazioni a confronto
Un aspetto particolarmente interessante emerso da questa situazione riguarda la differente reazione degli utenti britannici rispetto a quelli francesi di fronte a restrizioni simili. Quando la Francia ha visto bloccare Pornhub e altri siti di proprietà di Aylo, l'aumento della domanda di VPN si è "fermato" all'874%, una percentuale significativamente inferiore rispetto al picco britannico.
Proton VPN ha sottolineato come questo surge sia "sostenuto e significativamente più alto rispetto a quando la Francia ha perso l'accesso ai contenuti per adulti". Le ragioni di questa differenza rimangono oggetto di speculazione: potrebbe dipendere dai tipi di siti bloccati o riflettere diverse abitudini di consumo digitale tra i due paesi, evidenziando come le reazioni alle restrizioni digitali possano variare considerevolmente tra diverse culture europee.