L'open source, negli ultimi tempi, divide e incuriosisce sempre di più. La community sostenitrice ripete - in molti casi a ragion veduta - che le soluzioni disponibili sono in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza. Sia l'ambito business che consumer, insomma, potrebbero trovare nella dimensione open ottime alternative ai prodotti più conosciuti. Risparmiando, di fatto, investimenti onerosi.
A questo punto, però, è chiaro che almeno un elemento tradisce le aspettative: la comunicazione. Ecco, se si volesse riassumere in un unico termine il fianco scoperto dell'open source bisognerebbe parlare di "difetto di comunicazione". L'impegno profuso nello sviluppo e nel confronto è nettamente superiore rispetto a quello profuso per avvicinare nuovi utenti. Le motivazioni sono molteplici, ma certamente non si può ridurre il tutto a una questione di colpe. Il marketing è guidato dagli interessi economici, quindi…
Un avvicinamento timido potrebbe concretizzarsi con un LiveCD. Qualsiasi utente, grazie a questa soluzione, è in grado avviare le ultime distro di Linux direttamente da CD senza aver bisogno di istallare su hard disk. Per chi si fosse già perso per strada… una "distro" non è altro che una distribuzione software che integra un cuore (kernel) Linux farcito di altri software e strumenti.
Bene, a questo punto è sufficiente saper utilizzare un masterizzatore per testare ogni distro di interesse. Una lista completa è pubblicata sull'ottimo LiveCDList. Ogni software è identificato dal nome e dalla funzione primaria. Sono presenti sistemi operativi, applicativi per la sicurezza, per il multimedia e giochi, etc… Sono ben in vista i link per scaricare i file (FTP, BitTorrent, web), i collegamenti a Wikipedia, insomma tutto ciò di cui si ha bisogno.
Inoltre si può procedere con ricerche specifiche grazie ad un motore interno.
Volete provare ad avvicinarvi? Individuate ciò che vi interessa. Date una letturina alle pagine web ufficiali e a quelle di Wikipedia correlate alla distro e procedete con il download. Tutto qui.