Cos'è una configurazione RAID?
Un altro vantaggio del dividere il sistema e i dati degli utenti all’interno di due differenti hard disk è la possibilità di effettuare il backup. Perché non copiare occasionalmente i vostri dati importanti da un drive ad un altro? Questa operazione non può rimpiazzare il backup tradizionale, ma può aggiungere un margine di sicurezza in caso avvenga qualcosa di irreparabile. Infatti il secondo hard disk può essere utilizzato per memorizzare un'immagine completa del sistema, da riutilizzare se il primo hard disk si danneggia.
In questo contesto non dobbiamo ingnorare l’opzione di utilizzare due o più hard disk in configurazione RAID. Il cosidetto Redundant Arrays of Inexpensive/Independent Drives vi permete di migliorare le prestazioni distribuendo le letture e le scritture dei dati su tutti i drive - RAID 0 striping – o incrementando la sicurezza dei dati facendone il mirroring su un secondo hard disk in tempo reale - RAID 1 mirroring. In quest’ultimo caso, se uno dei drive si danneggia non avrete conseguenze prestazionali ne perdita di dati. Allo stesso tempo, il RAID 0 moltiplica il rischio di perdita dei dati, perché se uno dei due drive fallisce compromette il RAID e tutti i vostri dati.
Molti sistemi modermi supportano il RAID 0 o 1. La maggior parte delle configurazioni RAID possono essere controllate dai controller dei dispositivi di archiviazione di massa presenti sulle schede madri. Il RAID 0 in genere è la miglior scelta se necessitate di un alto livello prestazionale nel trasferimento dati. Tuttavia il tempo di accesso non migliora anzi, il contrario. Il vostro quotidiano rapporto con Windows non migliorerà molto utilizzando il RAID 0, anche se molte persone tendono a crederlo! Vi daremo prova di ciò con i risultati dei benchmark, confrontando il Raptor WD1500 con una configurazione composta da due hard disk da 7,200 RPM in RAID 0.