Windows 10 provato da oltre 1 milione di persone: primi dati

Microsoft ha snocciolato alcune informazioni sulla versione Technical Preview di Windows 10. Quanti l'hanno scaricata, i feedback ricevuti e quante app sono state avviate.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha annunciato che oltre 1 milione di persone ha preso parte al Windows Insider Program per scaricare e testare la versione Technical Preview di Windows 10. Per la casa di Redmond si tratta di un numero importante perché amplia la base dei feedback: dalle prove interne si passa a scenari d'uso reali, magari costanti, e questo faciliterà l'individuazione di possibili bug e la comprensione del gradimento del pubblico alle novità di Windows 10 - a proposito quali sono le vostre impressioni? Rispondete al sondaggio.

Il programma Insider non è l'unico modo per ottenere Windows 10 Technical Preview - che si può scaricare anche da altre fonti - quindi probabilmente il numero delle effettive installazioni è più alto. Ma poco importa. Quel che è rilevante è l'attività di testing da parte della gente comune. Anche a quel riguardo la casa di Redmond non può lamentarsi con oltre 200.000 feedback inviati attraverso l'applicazione Windows Feedback.

Microsoft sottolinea inoltre come in tanti abbiano scelto di provare estensivamente Windows 10, installandolo su un PC piuttosto che su una macchina virtuale. Secondo i suoi dati solo il 36% delle installazioni della Technical Preview è avvenuta in una VM, il che lascia un 64% di "vere installazioni" e quindi la fiducia che si tratti di un feedback basato su un uso a di medio termine anziché per pochi minuti.

"Un altro indicatore del fatto che abbiamo un uso continuo è il numero di app avviate su un dispositivo. Il 68% di voi usa più di sette applicazioni al giorno e alcuni persino molte di più. Abbiamo riscontrato che circa il 25% dei dispositivi con Windows 10 Technical Preview avvia oltre 26 app al giorno e il 5% arriva a 68!".

Intanto sono ancora in molti a chiedersi il perché del passaggio da Windows 8 a Windows 10. Nonostante si sia parlato di possibili problemi con i vecchi software, per via di conflitti nel codice tra i nomi Windows 9, Windows 95 e Windows 98, forse c'è una spiegazione meno tecnica e più "filosofica". Tony Prophet, vicepresidente corporate Windows Marketing, ha infatti affermato che Windows 9 "è arrivato e se n'è andato".

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Il dirigente probabilmente intendeva dire che i molti aggiornamenti a Windows 8 hanno indotto Microsoft a ritenere che Windows 9, nei fatti, esistesse già. Per questo si è passati a Windows 10, che tra l'altro in azienda non vedono come un mero miglioramento di Windows 8.1 bensì come una major release a tutti gli effetti.

"Windows 10 non sarà un miglioramento incrementale da Window 8.1. Windows 10 è un passo avanti concreto. Stiamo cercando di creare una sola piattaforma, un ecosistema che unisca molti dispositivi, dalle piccole soluzioni integrate per l'Internet delle cose, passando per i tablet e arrivando a telefoni, PC e infine l'Xbox", ha sottolineato Prophet.