Windows Blue forse non si potrà ripristinare da un'immagine

La versione di Windows Blue che sta circolando online non ha la funzione per ripristinare il sistema a partire da un'immagine. Restano gli altri strumenti di Microsoft, che però per molti non saranno sufficienti.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Windows Blue non si potrà ripristinare a partire da un'immagine, ma solo tramite gli altri strumenti realizzati da Microsoft. È un'altra delle novità emerse dall'esame della build 9364 trapelata ieri online, grazie a cui avevamo già appreso diverse cose.

Creare un'immagine del sistema da conservare per ripristinare il sistema in caso di necessità è una pratica nota a molti utenti esperti, ma quasi ignota alla maggior parte del pubblico. Forse Microsoft la ritiene troppo complessa, per un sistema operativo che sta cercando di diventare più "user friendly", e l'ha quindi sostituita con uno strumento chiamato "Startup Repair".

In caso di problemi, a quanto pare, si potrà fare affidamento solo sui punti di ripristino gestiti da Windows, oppure fare tabula rasa del sistema e ricominciare da zero, perdendo tutte le proprie impostazioni personali.

Stiamo parlando, è bene sottolinearlo, di una versione non definitiva di Windows Blue, e quindi è senz'altro possibile che il ripristino da immagine torni al proprio posto nei prossimi mesi. Se invece la scelta di Microsoft fosse confermata, in molti la vedrebbero come un ulteriore allontanamento dall'utenza tradizionale, dal classico "smanettone".

Avremmo un Windows con opzioni di ripristino semplici e facili da capire per tutto, e per chi vuole di più l'azienda rimanderebbe all'uso di altri software specifici, come per esempio quello di Norton: non sarebbe certo una sorpresa, anche se forse Microsoft non ha ancora preso una decisione definitiva.

Dopotutto con Windows 8 e Windows RT Microsoft ha dato il via a una sorta di rivoluzione, una svolta necessaria per restare competitivi – anche se sono in molti a criticare l'azienda statunitense. La rimozione del ripristino tramite immagine s'inquadrerebbe più che bene nella nuova strategia di Microsoft, e in un Windows che – a lungo andare – vuole scrollarsi di dosso definitivamente l'interfaccia desktop e altri "vecchiumi".

Windows Blue, atteso per fine anno, porta con sé tante altre novità, tra cui Internet Explorer 11, un nuovo modo per gestire le applicazioni attive e organizzarle a schermo, la possibilità di trasformarsi in una cornice digitale, o l'ottimizzazione per i prossimi processori Intel Haswell.

Microsoft, in ogni caso, non abbandona (non ancora, almeno) il mercato professionale, perché Windows Blue sarà distribuito anche in versione Server. Chissà se tra qualche mese almeno alcuni avranno smesso di odiare il nuovo Windows, e saranno passati tra le fila dei sostenitori. Secondo voi?