Windows e multi-core: un futuro a braccetto

Microsoft parla del futuro: Windows sfrutterà i multi-core, ma serve lo sforzo di tutti

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a cura di Manolo De Agostini

Ty Carlson, direttore delle strategie tecniche di Microsoft, afferma che le future versioni di Windows saranno fondalmentalmente differenti nello sfruttamento dei processori multi-core: "In futuro, sul vostro computer, vedrete 8, 16, 64 o più processori". "Windows Vista è progettato per lavorare con 1, 2, forse 4 processori".

Attualmente il problema riguarda il fatto che il carico delle applicazioni PC è programmato con un calcolo di tipo seriale: le prestazioni di queste applicazioni aumentano di pari passo all'incremento della frequenza del chip. Tuttavia l'industria del microprocessore ha dato l'addio alla gara sui megahertz per concetrarsi nella distribuzione dei carichi tra più core, attraverso un processo di tipo parallelo.

Per questo motivo non solo Microsoft abbraccia il multi-core, ma incita tutti gli sviluppatori a programmare per sfruttare al meglio i nuovi processori:

"Entro 10 o 15 anni avremo a disposizione un'elevatissima potenza di calcolo. La sfida sarà quella di portare all'interno di questo ecosistema coloro che sanno programmare".

Non possiamo che abbracciare in pieno il discorso di Microsoft: giochi e applicazioni devono essere pensati per processori dual e multi-core, poichè sempre più persone integrano un processore di questo tipo all'interno del proprio computer. Tante volte, ascoltando le parole dei protagonisti, pensiamo ai motivi per cui pongono tanta enfasi su concetti che non trovano applicazione e vantaggi pratici: pensate ai 64-bit, presenti da diverso tempo e ancora non sfruttati appieno (ci riferiamo all'ambito desktop). Cosa hanno apportato fino a oggi? Niente.

Speriamo che questa corsa fatta sul numero dei core, abbia un esito migliore: comprare un prodotto per non vederlo sfruttato appieno, è uno spreco che serve solo a gonfiare le tasche dei produttori e a sgonfiare quelle degli utenti.