Windows Store: Microsoft potrà cancellare le app

Il Windows Store ripropone una caratteristica già vista in iOS e Android. Microsoft potrà cancellare le applicazioni che mettono a rischio la sicurezza o presentano problemi legali non meglio precisati.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Con Windows 8 Microsoft avrà la possibilità di cancellare in remoto le applicazioni installate sul sistema. Lo ha reso esplicito la stessa azienda, negli accordi per l'utilizzo del Windows Store, i cui dettagli sono stati presentati la settimana scorsa.  

Microsoft si riserva di sfruttare questa possibilità per ragioni di sicurezza o legali. "Nel caso che la tua sicurezza sia  rischio, o se siamo tenuti a farlo legalmente, potresti non essere in grado di eseguire applicazioni o accedere a contenuti acquistati", si legge nel contratto. 

"Se il Windows Store, un'applicazione o qualsiasi contenuto è modificato o cancellato i tuoi dati potrebbero essere cancellati e potrebbe non essere possibile recuperarli"; meglio fare un backup dei dati importanti, quindi. Come sempre.

Windows Store

Sembra uno scenario agghiacciante, ma non è il caso si fasciarsi la testa prima del tempo. Conviviamo con questa tecnologia ormai dai anni, visto che è presente sia in iOS sia in Android. Apple non ha mai fatto ricorso a questa funzione, mentre Google l'ha usata più volte, per rimuovere dagli smartphone applicazioni che minacciavano la sicurezza - azione che comunque non fu ben vista né dal pubblico né dalla stampa. Quindi sappiamo, più o meno, che cosa ci aspetta.

Resta da vedere come si comporterà Microsoft in casi dubbi. Per esempio sull'App Store è stato presente per qualche tempo il riproduttore multimediale VLC, poi rimosso per questioni di licenze. Gli utenti che lo hanno installato possono comunque continuare a usarlo, e Apple non ha mai dato segno di voler cancellare l'applicazione in remoto.

Sembra però che almeno per ora l'azienda non abbia intenzione di stringere troppo la presa sul Windows Store, e per ora infatti il negozio digitale può accogliere anche applicazioni pubblicate sotto licenza OSI (Open Source Initiative), anche in parziale violazione dei termini d'uso. E possiamo sperare che questa flessibilità sarà mantenuta anche in futuro.

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In generale comunque non è proprio una bella notizia sapere che qualcun altro ha la possibilità di cancellare applicazioni dal nostro sistema. Per ora è un primo passo relativamente innocuo, ma presto o tardi Windows - e Mac  OS - potrebbero ammettere esclusivamente applicazioni installate dallo store ufficiale, come accade per smartphone e tablet.

A quel punto il controllo da parte loro sarà totale, e forse ne saremo anche contenti perché tutto sarà semplicissimo da usare, e finalmente il tempo passato con un dispositivo tecnologico tra le mani non sarà tempo investito nel gestire il dispositivo stesso.

Si tratta ancora una volta di cedere un po' di libertà e privacy in cambio di semplicità nell'uso, bellezza ed efficacia. Una sorta di "felicità digitale" che potrebbe essere convincente. Secondo alcuni il prezzo da pagare sul lungo termine è troppo alto, mentre altri ammettono che un problema c'è ma per ora è sotto controllo. Non ci sono voci autorevoli, invece, che negano la questione. Ci stiamo vendendo l'anima al diavolo?