Cuscini ergonomici | I migliori del 2022
A tantissime persone capita spesso di svegliarsi con dolori al collo e alla spalla, a causa della tensione muscolare che si accumula di notte qualora dormiate in una posizione scorretta. Nonostante la postura sia il fattore principale a scatenare questi dolori, giocano un ruolo fondamentale anche lo stress di una vita troppo frenetica o troppo sedentaria. A prescindere da quali siano i motivi di questi disturbi, i cuscini ergonomici sono in grado di alleviare la sofferenza e in questo articolo scopriremo quali sono i migliori da acquistare.
Iniziamo col dirvi che i cuscini ergonomici possono essere a onda, da viaggio e a farfalla. Ognuno è pensato per essere usato in modo diverso in base alla situazione, ma possiamo dire che tutti condividono lo stesso obbiettivo, ossia quello di combattere i dolori cervicali. Come di consueto, approfondiremo le diverse tipologie di cuscini ergonomici e i rispettivi materiali nella seconda parte dell’articolo, lasciando spazio prima ai modelli che vi aiuteranno meglio a risolvere o alleviare i tipici sintomi della cervicale.
I migliori cuscini ergonomici
- Cuscino ergonomico a onda
- Cuscino ergonomico da viaggio
- Cuscino ergonomico a farfalla
- Cuscino ergonomico per sedile
- Cuscino ergonomico lombare

Cuscino ergonomico a onda
Cuscino ergonomico da viaggio
Cuscino ergonomico a farfalla
Cuscino ergonomico per sedile
Cuscino ergonomico lombare
Come scegliere un cuscino ergonomico
Nella prima parte dell’articolo abbiamo anticipato che i cuscini ergonomici possono essere di varie tipologie, ognuna pensata per soddisfare determinate esigenze. Adesso approfondiremo le peculiarità di ognuna, cosicché possiate farvi un’idea chiara di quali cuscini acquistare per alleviare i propri problemi fisici. Partiamo dunque dallo scoprire le differenze tra un modello a onda, da viaggio e a farfalla, senza dimenticarci di quelli lombari e da seduta.
- A onda: se soffrite di cervicale e siete pieni di dolori quando vi svegliate di mattina, il cuscino ergonomico a onda è senza dubbio il più efficace contro questi sintomi, dal momento che è pensato appositamente per permettervi di dormire nella giusta posizione. La definizione a onda proviene dalla forma del cuscino, che è simile a quella delle onde del mare. La loro inclinazione e profondità varia in base al modello, quindi dovreste acquistare quello che si adatta meglio alla vostra conformazione fisica o alle vostre preferenze. Rispetto a tante altre tipologie, i cuscini a onda possono essere usati solo quando si dorme o mentre ci si rilassa sul letto;
- Da viaggio: la tipologia da viaggio, come dice la parola, è indicata per chi è solito viaggiare in aereo, in treno o in autobus, ma anche se si siamo noi stessi a guidare una macchina. I vantaggi di usare un cuscino ergonomico da viaggio si avranno soprattutto nei lunghi viaggi, dove potrebbe essere necessaria qualche ora di sonno. In tal caso, potrete appoggiare il collo e la testa sulla parte soffice del cuscino, consentendo ai muscoli di non irrigidirsi troppo. Il design di questa tipologia è studiato affinché il cuscino possa essere posizionato facilmente nell’incavo del collo. I materiali soffici, inoltre, rendono questi cuscini ergonomici molto leggeri, facilitandone il trasporto;
- A farfalla: proprio come i modelli a onda, i cuscini ergonomici a farfalla possono essere usati solo sul letto da distesi, in quanto la struttura è progettata per far sì che il collo rimanga sollevato rispetto alle spalle nel momento in cui vi sdraiate. Ciò è reso possibile grazie alla presenza di una sorta di poggiatesta centrale più prolungato rispetto alle zone corrispondenti, quest’ultime dedicate alle spalle, che dovranno essere appoggiate sulla superficie del letto;
- Da seduta: i cuscini ergonomici da seduta sono tra i più versatili, poiché possono essere utilizzati in diverse occasioni. Questi non vanno ad alleviare tanto i disturbi del collo, quanto più quelli della schiena, dato che si usano su sedie e sui sedili della macchina;
- Lombare: i modelli lombari aiutano a diminuire la tensione muscolare della schiena, un po’ come le soluzioni da seduta. Questi però sono più adatti nell’aiutarvi a mantenere la postura corretta quando siete seduti, e potete usarli a casa, a lavoro, in viaggio o alla guida di un’automobile. Il posizionamento di questo cuscino andrà in corrispondenza della parte finale della schiena, regolando la cinghia attorno all’oggetto, ad esempio una sedia, in modo che non scivoli.
Materiali
Dopo aver stabilito qual è la tipologia più adatta a voi, bisogna considerare i materiali con cui vengono realizzati i cuscini ergonomici. Un buon materiale, infatti, aiuta il cuscino a soddisfare meglio le vostre esigenze, oltre a regalarvi maggior comfort. I materiali su cui puntare per ottenere i migliori risultati sono il memory foam e il lattice. Anche se presentano delle differenze, entrambi sono ottimi, in quanto condividono l’indeformabilità, ossia proprietà che consentono al cuscino di non subire deformazioni.
Il memory foam non è altro che una schiuma viscoelastica molto flessibile, in grado di adattarsi alla conformazione di un corpo e, di conseguenza, offrire una distribuzione del peso ottimale. La sua particolarità è quella di mantenere la forma della testa e, volendo, di altre zone del corpo per circa 30 secondi per poi tornare allo stato originale. Questa peculiarità, come detto, assicura un’ottima distribuzione del peso, ma se siete soliti cambiare posizione durante la notte potrebbe non essere l’ideale. Se vogliamo confrontarlo con il lattice, il memory foam trattiene di più il calore essendo meno traspirante, quindi potrebbe risultare migliore in inverno. I cuscini ad alta qualità, tuttavia, vantano un trattamento all’aloe vera, che favorisce la circolazione dell’aria.
Il lattice è sempre una schiuma, ma le sue origini sono naturali. I vantaggi di questo materiale si trovano nel fatto che il trattamento all’aloe vera è già di per sé presente di natura, pertanto i cuscini risulteranno molto traspiranti. Nonostante ciò, i produttori aggiungono ulteriori scanalature alla struttura, aumentando ancor di più la traspirabilità. Possiamo dire, quindi, che i cuscini ergonomici in lattice sono da preferire durante l’estate, mentre quelli in memory foam potrebbero essere più confortevoli d’inverno. Dal punto di vista economico, i modelli in lattice tendono a costare di più, a patto che i produttori usino il 100% lattice e non materiali mescolati.
Dimensioni
I cuscini ergonomici devono avere le dimensioni adatte a noi per far sì che la testa venga sorretta correttamente. Se il cuscino è troppo basso, il collo non farà che accentuare la curvatura del cuscino, mentre se è troppo alto costringerà la testa a piegarsi in avanti, cosa che ovviamente non giova ai muscoli del collo. Come si fa quindi a scegliere la dimensione corretta? La soluzione migliore è quello di provare il cuscino di persona, mettendosi in una posizione naturale. Qualora ciò non fosse possibile, valutate cuscini che abbiano un’altezza di almeno 10 cm o quelli che offrono due altezze diverse alle estremità.
Oltre all’altezza, occorre valutare anche le dimensioni relative alla larghezza del cuscino che, ovviamente, deve essere lungo abbastanza da permettervi di non scivolare da esso durante i tipici cambi di posizione. Un modo per non incorrere a questo problema è quello di tenere in considerazione la larghezza delle proprie spalle, il che si traduce spesso in almeno 60 cm.
I vantaggi di un cuscino ergonomico
I cuscini ergonomici non sono come i normali cuscini a cui siamo abituati, visto che sono progettati appositamente per migliorare il sonno e non solo, diminuendo le tipiche zone doloranti del collo, delle spalle, della testa e della colonna vertebrale. I cuscini ergonomici riescono anche ad alleviare la tensione sul corpo quando non si effettuano movimenti per lunghi periodi, che si tratti di dormire o dello stare seduti (chi passa 7-8 ore al giorno davanti al PC ne sa qualcosa).