Il 21 gennaio un evento celeste insolito ha catturato l'attenzione del mondo: la caduta di frammenti di meteorite nei pressi di Berlino, causata dall'impatto dell'asteroide 2024 BX1. La comunità scientifica e centinaia di persone, grazie all’allarme emesso da NASA un'ora e mezza prima, erano già posizionate per osservare questo spettacolo astronomico.
L'asteroide 2024 BX1 è stato scoperto dall'astronomo ungherese Krisztián Sárneczky, che ha immediatamente allertato il Minor Planet Center. La verifica della traiettoria e le dimensioni dell'oggetto sono state confermate in tempi brevissimi grazie alla cooperazione di osservatori in tutta Europa, sottolineando l'efficacia del sistema di sorveglianza globale. Nonostante considerato non dannoso per le sue dimensioni, l'impatto di 2024 BX1 è la prova di quanto sia vitale un rilevamento precoce.
Tuttavia, l'espansione delle constellazioni di satelliti artificiali da parte di aziende come SpaceX sta generando preoccupazione tra gli astronomi. Questi satelliti, finalizzati a fornire copertura internet globale, potrebbero ostacolare la capacità di rilevare oggetti vicini alla Terra (NEO), fondamentali per la sicurezza planetaria.
Il report recentemente pubblicato dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU) mette in luce come l'eccessivo numero di satelliti possa impattare negativamente l'astronomia, limitando la capacità di osservare fenomeni critici come gli asteroidi NEO. In particolare, il traffico satellitare complica l'osservazione durante il crepuscolo, momento ottimale per individuare queste minacce celesti.
Sebbene la tecnologia data da strumenti come il telescopio Vera C. Rubin, in fase di realizzazione in Cile, prometta di essere decisiva nella scoperta di asteroidi nei prossimi anni, la crescente presenza di satelliti potrebbe compromettere gravemente la sua efficacia. Meredith Rawls della University of Washington, che sta lavorando al software del telescopio, sottolinea come sia cruciale sviluppare algoritmi capaci di differenziare i segnali di asteroidi dalle interferenze luminose causate dai satelliti.
L'IAU sta collaborando con SpaceX e altri operatori per sviluppare misure che mitighino l'impatto dei satelliti, come rendere questi ultimi meno luminosi. Nonostante gli sforzi, nessun operatore è ancora riuscito a ridurre la luminosità entro i limiti suggeriti, che permetterebbero una visione del cielo notturno meno disturbata.