SpaceX fonderà una città spaziale in Texas

Il villaggio "spaziale" vedrà tra i suoi abitanti quasi unicamente lavoratori di SpaceX, che ha i propri impianti nella zona.

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a cura di Marco Pedrani

Caporedattore centrale

Lungo la costa meridionale del Texas nascerà una nuova città: si tratta di Starbase, nata da un referendum che ha visto una piccola comunità approvare la sua creazione, con 212 voti favorevoli. Si tratta di una piccola realtà che prenderà vita intorno al complesso industriale di SpaceX, che occupa buona parte della zona, e vedrà tra i suoi abitanti praticamente solo i dipendenti dell'azienda di Elon Musk.

Musk si riferisce alla zona già da tempo con il nome "Starbase", ma con l'arrivo di una vera e propria città ora sarà tutto ufficiale. Non si tratta del primo caso nella storia in cui vengono create cittadine come questa, ma è il primo dell'era moderna dove un imprenditore da vita a una realtà popolata quasi esclusivamente dai propri dipendenti. 

L'area designata per Starbase copre circa 4 chilometri quadrati di territorio lungo il confine messicano, a circa trenta chilometri da Brownsville. È qui che decolla Starship, l'ambizioso progetto di astronave riutilizzabile di SpaceX, ed è qui che nel corso degli anni l'azienda ha concentrato un numero crescente di operazioni, attraendo centinaia di dipendenti in un'area precedentemente rurale e scarsamente popolata.

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La piccola comunità balneare di Boca Chica Village, fondata negli anni Sessanta, è stata progressivamente acquisita da SpaceX, che ha comprato quasi tutte le proprietà immobiliari disponibili. Un processo di trasformazione che ha raggiunto il suo apice con la petizione dello scorso dicembre, avviata dai circa 500 residenti dell'area, in maggioranza affittuari e impiegati dell'azienda spaziale.

Il referendum ha visto la partecipazione di soli 283 aventi diritto, ma l'esito schiacciante non lascia dubbi sull'orientamento della popolazione locale. Almeno due terzi degli elettori lavorano per SpaceX, o avevano già manifestato il loro sostegno alla creazione della città prima della consultazione.

Nonostante il voto abbia dato un esito che lascia spazio a ben pochi dubbi, non significa che tutti siano daccordo: lo scorso sabato, mentre i residenti si recavano alle urne, un gruppo di manifestanti si è radunato sulla spiaggia di Boca Chica per esprimere il proprio dissenso. Tra loro, Juan Mancias, presidente della comunità indigena dei Carrizo/Comecrudo del Texas, ha ricordato l'importanza spirituale delle colline locali, rivendicando il valore ancestrale di un territorio che ora rischia di essere completamente assorbito dalla visione futuristica di Musk.

Gli oppositori sottolineano come le attività di SpaceX abbiano già danneggiato l'habitat naturale di diverse specie animali e vegetali, ignorando l'importanza ecologica e culturale della regione. In questo senso, il referendum non rappresenta solo la nascita di una nuova città, ma segna anche un punto di svolta nel confronto tra interessi industriali, tutela ambientale e diritti delle comunità locali in una delle aree più simboliche della nuova corsa allo spazio.

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