La lotta all'inquinamento da polveri sottili sta cambiando direzione, spostandosi dalle tradizionali emissioni di scarico verso fonti meno discusse ma altrettanto problematiche. Mentre i veicoli elettrici guadagnano terreno eliminando i gas di scarico, l'attenzione dei regolatori e dei produttori si concentra ora su altre componenti inquinanti: pneumatici e sistemi frenanti.
Un problema particolarmente rilevante considerando che anche le auto elettriche, nonostante la frenata rigenerativa, necessitano periodicamente dell'uso dei freni tradizionali, generando polveri sottili potenzialmente dannose per la salute e l'ambiente. La questione diventa ancora più urgente se si considerano le caratteristiche dei moderni veicoli elettrici: peso elevato e coppie istantanee che sottopongono pneumatici e freni a stress notevoli.
In risposta a queste nuove sfide, l'Europa ha già inserito nel prossimo standard Euro 7 limiti specifici per le emissioni di particolato da 10 e 2,5 micron per tutti i veicoli di nuova immatricolazione, compresi quelli elettrici. Una normativa che entrerà in vigore già dal prossimo anno e che ha spinto l'industria a cercare soluzioni innovative. In questo contesto si inserisce il progetto Greentell di Brembo, un sistema integrato di disco e pastiglie freno che promette di ridurre del 90% le emissioni di polveri sottili derivanti dalla frenata, migliorando contestualmente la durabilità dei componenti.
"Abbiamo iniziato dieci anni fa a esplorare soluzioni alternative", spiega Fabiano Carminati, Vicepresidente dello sviluppo tecnico dei dischi Brembo. "L'obiettivo principale era sviluppare un disco più ecologico rispetto agli attuali prodotti in ghisa." Un'ambizione che doveva però conciliarsi con le logiche di mercato: la soluzione doveva essere applicabile su larga scala, non limitata a prodotti di nicchia.
Il percorso di sviluppo non è stato semplice. "Per la prima volta applichiamo questa tecnologia a grandi volumi, non come prodotto di nicchia ma come soluzione destinata alla produzione di massa", ha sottolineato Carminati. La complessità del progetto risiedeva nella necessità di bilanciare sostenibilità e performance, due aspetti tradizionalmente considerati in contrasto nel settore automotive. "Greentell rappresenta il miglior compromesso dal punto di vista ecologico e prestazionale, perché la soddisfazione dell'utente finale rimane per noi imprescindibile."
L'impegno aziendale in questo progetto è stato considerevole, come confermato dallo stesso Carminati: "L'obiettivo era trovare un accoppiamento che combinasse la migliore esperienza di guida con il prodotto più ecologico possibile. Per ecologico intendiamo basse emissioni e processi produttivi sostenibili. È stata una sfida estremamente difficile, che ha richiesto ingenti investimenti in termini di tempo e risorse economiche."
Questa innovazione arriva in un momento cruciale, quando l'industria automobilistica sta affrontando una profonda trasformazione verso la mobilità elettrica, ma scopre che questa transizione porta con sé nuove sfide ambientali che richiedono approcci integrati e soluzioni specifiche anche per componenti tradizionalmente considerati secondari dal punto di vista dell'impatto ambientale.
Questo commento è stato nascosto automaticamente. Vuoi comunque leggerlo?