Contrordine, serve ancora carbone per far funzionare i datacenter e l'IA

La crescente richiesta di energia per alimentare i data center e l'IA sta mettendo sotto pressione le infrastrutture elettriche esistenti, costringendo le compagnie elettriche a riconsiderare l'uso del carbone.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Negli Stati Uniti, la domanda di energia è in costante aumento a causa dell'esplosione dei data center e della produzione di veicoli elettrici e batterie. Il boom dell'intelligenza artificiale sta causando un aumento esponenziale del consumo di elettricità, soprattutto nei “parchi tecnologici” come quello del nord della Virginia e dell'area di Kansas City.

In questi luoghi l'aumento della domanda di energia ha costretto le compagnie elettriche a rimanere dipendenti dai vecchi impianti a carbone, minando gli sforzi per ridurre le emissioni. E con previsioni che indicano un triplicarsi del consumo di elettricità nei data center entro la fine del decennio, è difficile immaginarsi un abbandono definitivo del carbone in tempi brevi, anche nei paesi più avanzati. 

Per quanto le rinnovabili stiano crescendo a ritmi vertiginosi, infatti, ogni giorno l’umanità chiede sempre più energia, in un circolo vizioso che per il momento forse non possiamo spezzare. Anzi, gli esperti citati da Bloomberg avvertono che, senza investimenti significativi nelle infrastrutture elettriche, gli Stati Uniti potrebbero affrontare il rischio di black-out.

La questione tuttavia non è limitata agli States, naturalmente. Molti altri paesi stanno vedendo aumentare la richiesta energetica, e in generale lo sviluppo delle rinnovabili - pure velocissimo - fatica a tenere il passo. Paradossalmente, parte di questa energia viene usata proprio per produrre le tecnologie moderne che dovrebbero aiutarci a pensionare i combustibili fossili; tecnologie come le batterie, i pannelli solari o le pale eoliche. 

Si tratta senza dubbio di una fase transitoria: più tempo passa e più aumenta l’energia prodotta da fonti rinnovabili. Migliora anche l’efficienza dei dispositivi elettronici, ma questo vantaggio viene bilanciato e superato dall’aumentare costante della potenza di calcolo.